In merito alla stagione appena trascorsa della Juventus e al futuro del club bianconero, la nostra redazione ha intervistato in esclusiva Massimo Zampini, avvocato e volto mediatico di ingenti trasmissioni.
A bocce ferme. Al termine di una stagione così travagliata, ha senso riflettere concretamente sul concetto di giustizia sportiva in Italia, con annessa riforma?
“Assolutamente. Ci hanno spiegato che fosse celere, se non celerissima: l’abbiamo visto infatti! (Ride ndr). Inoltre hanno fatto pure emergere che non contasse la certezza della pena: inaccettabile! Hanno tolto all’improvviso alcuni punti in un pomeriggio di gennaio, per poi restituirli, per poi toglierli di nuovo. Un fallimento totale. Sotto ogni punto di vista, persino quello delle tempistiche di emissione della sentenza”.
C’è chi sostiene che la Juve abbia sbagliato a patteggiare…
“Il patteggiamento è una sconfitta non solo per la Juve, ma per l’intero sistema. Si è tenuta sotto scacco una società e una tifoseria per sei mesi (se non più), continuamente con chiacchiericci vari. C’era un articolo che prevedeva l’ammissione di colpa. Una volta subita la prima, ingiustizia e pessima sentenza plusvalenze, credo che – per concludere gli altri – filoni, si sarebbero dovute rispettare determinate tempistiche temporali; così non è stato. Il patteggiamento sarebbe stato corretto solo e esclusivamente con una stagione pecuniaria. Il popolo si indigna? Per forza, perché si era creato un clima tale – con chi sosteneva, mettendo in giro chiacchiericci sospetti e destabilizzanti provenienti da chissà chi – che la Juve sarebbe stata mandata addirittura in B – che non rendeva possibile alcun tipo di ragionamento”.
Sotto l’aspetto tecnico, per il possibile dopo Allegri sono stati fatti diversi nomi. Quello, a tuo giudizio, più allettante?
“Se si cambierà, ritengo che tutti i nomi fatti siano interessanti. Da Tudor, per storia e carattere, fino a Italiano. Però per me, più che l’allenatore, è fondamentale ripartire con la società ricostruita nella maniera più corretta. Abbiamo visto storicamente che, anche con allenatori emergenti ma con una società forte, la Juve ha sempre fatto grandi cose. Per cui non bisogna sbagliare nella ricostruzione societaria”.
E qui entra in gioco Giuntoli. Che tipo di impatto prospetta in bianconero?
“Secondo me è un profilo molto azzeccato. Non solo per la gavetta che ha fatto nel tempo e per quanto ha dimostrato con il Napoli, ma anche per le operazioni che ha fatto nel tempo. Attenzione: con la Juve ne sbaglierà, inevitabilmente. Nessuno è onnisciente. Anche Marotta sbagliò qualche acquisto al suo primissimo anno bianconero. Sarà fondamentale ricostruire nella maniera più giusta, cercando di commettere meno errori possibili”.
Senza coppe, sarà dura rendersi protagonisti di un mercato faraonico…
“Mi risulta che un grande sacrificio, o forse più, verrà fatto. È inevitabile. Però attenzione a un principio…”.
Prego.
“Giusto essere consci della situazione attuale, ma bisogna sempre rimanere ambiziosi, perché continua a trattarsi di Juventus. Quindi le uscite che deriveranno dalle necessità economiche dovranno essere compensate da altrettanti colpi in entrata, seppur sostenibili. La Juve prima deve ripartire dalla costruzione di una società forte, che ti dà garanzia di vittorie assicurate, poi dopo verrà tutto il resto a cascata”. Nel frattempo occhio a Momblano che in diretta, ha dato una notizia pesantissima di mercato <<<
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