Juventus, quanto pesano le assenze di Zakaria e McKennie

Juventus, quanto pesano le assenze di Zakaria e McKennie

Le assenze sono state una componente fondamentale della sconfitta contro il Villarreal per la Juventus, soprattutto a centrocampo.

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La Juventus, nonostante un periodo molto positivo da novembre in poi, ha rovinato tutto con la sconfitta e la conseguente eliminazione in Champions League contro il Villarreal. I bianconeri hanno ancora due obiettivi da raggiungere, ma la stagione è inevitabilmente compromessa dal fallimento europeo. Adesso c’è da raggiungere senza troppe sofferenze il quarto posto e vincere la Coppa Italia, per evitare di trasformare questa annata in un bagno di sangue. Inoltre, si spera che l’ultima sconfitta non pesi troppo sul prosieguo della stagione, per fortuna la sosta viene in aiuto di Allegri, due settimane al di fuori dell’ambiente juventino non possono che far bene a tutti per staccare la spina prima del rush finale.

In queste ultime settimane il centrocampo ha avuto gli uomini contati, infatti hanno giocato sempre gli stessi tre: Locatelli, Arthur e Rabiot. McKennie, infortunatosi nella partita di andata contro il Villarreal, si è fratturato il metatarso e probabilmente ha terminato qui la sua stagione, mentre Zakaria, nel match contro l’Empoli, ha subito una lesione all’adduttore, tornerà quindi dopo la sosta per le nazionali. Due assenze cruciali che hanno inciso in maniera importante anche sui titolari, che hanno giocato per un mese consecutivamente, perdendo ovviamente quel pizzico di brillantezza fisica e lucidità.

Analizzando nel dettaglio le qualità del texano e dello svizzero, le loro caratteristiche sarebbero state fondamentali nella sfida contro il Villarreal. Soprattutto McKennie, la sua abilità senza palla, i suoi inserimenti avrebbero potuto far male nel secondo tempo, una soluzione in più per sbloccare una partita diventata complicata e ostica. Da non dimenticare neanche il dinamismo dell’ex Schalke 04, caratteristica venuta a mancare proprio nella ripresa contro il Sottomarino giallo, situazione che ha poi portato ad uno stallo totale, preludio alla disfatta dell’ultimo quarto d’ora. Anche Zakaria, con le sue lunghe leve e il tiro dalla distanza, sarebbe potuta essere un’arma importante, ma oramai il dado è tratto, si possono soltanto leccare le ferite e recriminare.

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