[fncvideo id=679923 autoplay=true]
La Juventus ha perso ieri sera la sfida contro il Chelsea valevole per la quinta giornata della fase a gironi della Champions League. I bianconeri hanno subito una rovinosa sconfitta, con i Campioni d’Europa in carica che hanno schiacciato la squadra di Massimiliano Allegri per tutta la durata della partita imponendosi per 4-0. L‘unico alibi in favore dei bianconeri può essere la qualificazione già raggiunta prima della partita, ma una sconfitta così rovinosa non è accettabile, e lo sanno tutti i giocatori, già concentrati sulla partita di sabato, che contro l’Atalanta dovrà portare i tre punti per non vanificare quanto fatto fino a questo momento.
Una brutta Juventus quella di ieri sera, che continua a fare i conti con i problemi di prolificità dei suoi attaccanti: con Paulo Dybala in campo solo per i 20 minuti finali e ancora non al meglio della condizione, il peso della fase offensiva è ricaduto sulle spalle di Alvaro Morata prima e Moise Kean dopo, con nessuno dei due che è stato in grado di impensierire i tifosi del Chelsea. Un problema, quello degli attaccanti, che la squadra bianconera si porta dietro dall’inizio dell’anno, e che per gennaio potrebbe essere risolto con l’innesto di un nuovo giocatore.
Le crescenti difficoltà in zona gol infatti, hanno spinto la Juventus a rompere gli indugi e ad iniziare la manovra per arrivare all’attaccante della Fiorentina Dusan Vlahovic. Il giocatore ha già detto sapere che non rinnoverà con la Viola, e con il contratto in scadenza il prossimo anno, Commisso dovrà necessariamente venderlo in questa stagione, o al termine, per non rischiare di perderlo a zero. In questo senso la Juventus avrebbe fatto trapelare quella che potrebbe essere una prima offerta per portare il giocatore sotto la Mole già a gennaio. 50 i milioni messi sul piatto dai bianconeri, con la Fiorentina che ne chiede 70, ma con la squadra bianconera fiduciosa: il giocatore ha già un accordo di massima con la Juventus, che è anche in cima ai suoi desideri, e che conta di riuscire a chiudere l’operazione, se non a gennaio a giugno.