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La Juventus ospiterà questa sera il Villareal per il ritorno degli ottavi di finale della Champions Legue. Il tecnico dei gialloneri Unai Emery ha parlato ai microfoni di Prime Video: “Siamo vicini alla miglior visione di noi stessi, sia per quanto riguarda le idee che lo stile. Teniamo bene le posizioni, facciamo girare la palla e sappiamo capire bene gli spazi che ci lasciano gli avversari, e sappiamo sfruttare a nostro favore anche i piccoli errori che gli altri commettono. Quello che sarà più importante sarà difendersi bene nei momenti di massima sofferenza. Per descrivere la Juve non bastano tre aggettivi. Sono tantissimi: attacco, storia, presente, club più titolato d’Italia. Mi sembra riduttivo dirne solo tre”.
A fargli eco anche il centrocampista Giovani Lo Celso: “Sappiamo cosa rappresenta Unai Emery a livello europeo, tutti i traguardi che ha raggiunto. In queste fasi della competizione prepara bene le partite, analizza al meglio le squadre avversarie. Ti permette di avere questo tipo di armi per arrivare alla partite con le informazioni necessarie. Più di tutto, però, sarà importante seguire i nostri piani di gioco e fare la nostra partita. La Juve è una grandissima squadra, con molto prestigio e storia. È una grande del calcio europeo, ma io penso solo a fare una buona partita e a dare tutto. Quello che vogliamo tutti è passare il turno, sarebbe molto importante per noi e per tutta la società. Affronteremo questa partita nel migliore dei modi con l’obiettivo di fare una grande partita e passare il turno”.
Come lui anche l’altro centrocampista Dani Parejo, ha presentato la partita al quotidiano spagnolo As: “Juve? In una partita ci sono molti momenti, una giocata può cambiare la partita e quindi devi sempre essere dentro la gara, mentalmente. Qualunque cosa accada. Ad esempio all’andata, loro hanno segnato al primo minuto, è cambiato tutto. Serve essere preparati fisicamente e mentalmente per tutto ciò che può accadere. È una finale e dobbiamo vincere o andare ai rigori. Vlahovic vale 75-80 milioni, fa la differenza. Giocava nelle Fiorentina e non ha lottato per giocare in Europa League o Champions, ma negli ultimi anni lui ha fatto tanti gol. Secondo me è tra i 3-4 attaccanti più forti del mondo”.