Alla vigilia del match contro la Juventus, Marco Zaffaroni, tecnico dell’Hellas Verona ha parlato in conferenza stampa, presentando la sfida dell’Allianz Stadium. Queste le sue parole.
Come avete lavorato durante la sosta?
“Abbiamo lavorato e cercando di smaltire le scorie di un periodo molto lungo. Ci sono anche giocatori che sono andati in nazionale ma abbiamo cercato di lavorare per recuperare energie fisiche e nervose. La squadra ha lavorato bene, cercando di lasciarsi alle spalle l’ultima gara. Il nostro è stato un percorso costellato di tante cose positive: dobbiamo essere equilibrati anche nelle valutazioni”.
Quanto pesa dover rincorrere la salvezza che dista a -5?
“Quando devi fare rincorse di questo tipo, devi avere la capacità di guardare solo a te stesso. Ed è ciò che fa la differenza in un percorso del genere. La percezione che ho avuto è che l’aspetto che più ci ha demoralizzato sia stata la vittoria dello Spezia contro i nerazzurri. Ed è un qualcosa che non riguarda noi”.
Ci fa il punto sugli infortunati?
“Ecco chi non ci sarà: non saranno convocabili Djuric, Sulemana, Zeefuik, Lazovic e Coppola, che è squalificato. Ngonge e Verdi hanno fatto gli ultimi allenamenti, ci sono buone chance che rientrino nell’elenco dei convocati”.
Hien sarà titolare domani sera?
“I giocatori devono rispondere alle convocazioni, anche quando ci sono situazioni di questo tipo. Hien e Dawidowicz sono rientrati per ultimi, poi fai il quadro della situazione e valuti. In molti casi non si tratta di acciacchi gravi: parliamo di situazioni un po’ ‘borderline’, in un periodo nel quale una minima ricaduta rischia di comprometterti il finale di stagione. Se hai qualche dubbio, in un periodo come questo tendi ad essere più conservativo. Lo valuteremo anche oggi”.
Duda potrebbe giocare sulla trequarti?
“Potrebbe essere la volta buona”.
Sentite la fiducia di società e tifosi per il rush finale?
“La sconfitta di Genova ci ha dato fastidio da questo punto di vista. Abbiamo voglia di raggiungere l’obiettivo grazie al lavoro quotidiano. Questo genere di intoppi li devi mettere in conto, è un periodo complicato, nel quale giochi partite particolari, dal punto di vista tecnico e nervoso. La cosa fondamentale, soprattutto in questo momento, è abituarsi a fare queste gare, che sono diverse da quelle che il Verona faceva un anno fa ad aprile. Se si gioca una gara con queste pressioni e con questa classifica, a parità di metri fatti la partita pesa il doppio”.
Avreste preferito che Hien fosse rimasto a Verona?
“Quando è convocato, un giocatore deve presentarsi. Non c’era pretattica rispetto all’ultima cosa che avevo detto su di lui: ora Isak è rientrato e oggi lo rivaluteremo”.
Come sta Gaich? Verdi e Ngonge possono giocare dall’inizio?
“Gaich si è allenato bene e con continuità. Sta bene, in questo periodo ha potuto migliorare la sua condizione. Verdi e Ngonge sono rientrati negli ultimi allenamenti e i risultati sono stati positivi. Sono reduci da un lungo stop: l’importante è che siano convocabili”.