Nel post partita del match perso contro l’Udinese, ha parlato il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri. Di seguito l’intervista integrale rilasciata a DAZN:
Cos’è mancato alla Juventus?
Siamo dispiaciuti ma dobbiamo rimanere sereni. L’obbiettivo è quello della Champions e dobbiamo tornare a vincere per garantirci la quota che serve. E’ un periodo difficile: con siamo rimasti in dieci l’Empoli c’è stato un gol un po’ balordo, mentre oggi l’Udinese non ha quasi mai tirato in porta e noi abbiamo avuto 3-4 occasioni importanti. Comunque c’è da stare uniti perché con questo si cresce e ti fortifichi. Dobbiamo continuare a lavorare.
Sei soddisfatto dal punto di vista tecnica della prova dei tuoi ragazzi?
Potevamo fare meglio. Nel primo tempo abbiamo fatto una buona partita tecnicamente, nel quale hai 3-4 situazioni favorevoli. E non è facile perché l’Udinese è una squadra che difende bene e quindi quando hai l’occasione devi far gol. Poi abbiamo preso gol su questa palla inattiva nel quale eravamo pochi dentro l’area. Mckennie è rimasto aperto e Weah è arrivato dopo… poi c’è stata questa occasione dove Cambiaso è andato dentro perché a sinistra riuscivamo a creare delle occasioni più favorevoli.
La Juventus è stanca?
Ci sono stati pochi inserimenti e abbiamo crossato molto dalla trequarti. Nel primo tempo abbiamo avuto più pazienza e situazioni favorevoli. Se poi non le sfrutti loro hanno grande fisicità. L’Udinese ha fatto 13 pareggi fuori casa, perdendo solo 4 volte. Dispiace aver perso l’imbattibilità in casa e non aver allungato sulla quinta. Ora bisogna rimboccarsi le maniche, riprendere a lavorare e mettere gli occhi sul traguardo Champions. E’ normale che l’ambizione di stare dietro all’Inter era uno stimolo importante ma come sempre detto loro stanno facendo un campionato straordinario, a cui vanno tutti i complimenti, ma sono costruiti per quello. Dai tempi di Conte hanno cominciato il loro percorso, mentre ne abbiamo avuto uno diverso e quest’anno l’obbiettivo è di arrivare in Champions, anche se lo avevamo c’entrato anche l’anno scorso.
Che meriti da al lavoro di Inzaghi allo status dell’Inter?
Simone sta facendo un grandissimo lavoro. Ma io non è che quando dico delle cose son matto… ci sono dei valori. Quando la Juventus ha vinto 9 scudetti eravamo la squadra più forte ed era normale vincere. E così lo è l’Inter, nonostante il lavoro. Poi meritano tutti i complimenti e li merita Simone. Ma è un percorso diverso dal nostro. E’ bello a livello numerico dire che la Juve può stare indietro all’Inter ma poi, come avevo già detto, è ad esempio il Milan che è rientrato. Alla lunga il momento di down può capitare e noi dobbiamo solamente lavorare e rimanere sereni perché 53 punti sono tanti e dobbiamo ricominciare a farne altri.
Per fare quel gradino in più alla Juve manca qualcosa in rosa o la mentalità?
Di giovani me ne sono passati tanti nelle mani dai tempi del Milan e ora alla Juventus. E’ normale che hanno bisogno di crescere. Ci sono dei momenti dove sembrano straordinari e altri in cui non gli riconosci. E’ la fase in cui va cercato un normale equilibrio e di crescita che piano piano devono fare. Questa è una squadra con ottimi giocatori, ma i più devono fare esperienza. E’ normale che la partita di Milano potevamo fare di più contro davanti una squadra straordinaria ma del quale siamo rimasti in partita fino all’ultimo. Oggi è capitato questo incidente di percorso; con l’Empoli invece dopo 15′ minuti siamo rimasti in dieci… dobbiamo fare qualcosina di più perché il posto in Champions non è ancora arrivato e poi può diventare molto pericoloso. Dobbiamo subito resettare, non guardare alla classifica ma fare punti importanti.
L’Inter è all’altezza delle grandissime d’Europa?
L’anno scorso hanno giocato in una finale e sono cresciuti nell’autostima e nel lavoro in generale. E’ stato fatto un grandissimo lavoro a cui vanno dati grandissimi complimenti. Dalla parte mia faccio i complimenti ai miei che stanno facendo una stagione altrettanto importante.
E’ possibile che la Juventus abbia perso un po’ di intensità?
Noi stiamo facendo un percorso importante. A tutti piace vincere e ci sarebbe piaciuto rimanere in scia dell’Inter ma noi stiamo facendo molto di più dei punti che pensavamo di avere a questo punto. Bisogna essere realisti; non possiamo pensare solo a quello che crediamo potremmo fare.
Alcaraz non poteva essere utile oggi?
Nelle ultime tre settimane quelli che non giocano erano quelli che dovevo fare entrare… credo che con il senno di poi non si vada da nessuna parte. Alcaraz è un buon giocatore ma per questa partita ho preferito mettere altri giocatori dentro.
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