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Non il migliore degli inizi per la Juventus di Massimiliano Allegri, che contro l’Udinese comincia nel migliore dei modi e poi nel secondo tempo spreca tutto. Il nuovo allenatore bianconero era stato richiamato con l’obiettivo di vincere e riportare la Juventus in alto e sicuramente questo non è l’esordio che tutti si aspettavano. Non è però il momento di inutili allarmismi: il campionato è ancora estremamente lungo e ci sarà tutto il tempo per recuperare.
Nell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport arriva la prima bocciatura per la squadra di Allegri: “Il fattore Szczesny e la sfortuna sotto forma di due pali, però il divario tra primo e secondo tempo è grande per animo e disegno tattico. Sull’1-2 “copia” il 3-5-2 dell’Udinese, segno di debolezza“. In effetti la differenza tra la Juventus del primo e del secondo tempo è stata abissale. Come Dr Jekyll and Mr Hyde. I bianconeri sono stati praticamente perfetti nella prima frazione di gioco, trascinati da un super Dybala. Il fantasista argentino ha tirato fuori dal cilindro una prestazione mostruosa, come non la si vedeva da molto tempo. Gol e assist in 45 minuti a condire una prima frazione di gioco piena di giocate e colpi di classe. Messo al centro del progetto da Massimiliano Allegri, la Joya non sta deludendo le aspettative.
Nel secondo tempo invece la Juventus va in tilt, quasi irriconoscibile. Un vero e proprio blackout. Merito degli avversari o demerito dei bianconeri? Forse entrambe. L’Udinese rientra dagli spogliatoi con la consapevolezza di dover recuperare il risultato e comincia a pressare e attaccare la palla a tutto campo. La difesa juventina va in crisi e complice uno Szczesny da incubo subisce ben due gol. Nel finale non bastano i cambi per modificare il risultato, anche se Cristiano Ronaldo va vicinissimo al gol del vantaggio, annullato dal VAR per fuorigioco.