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Juventus U23, il riassunto della scorsa stagione: dalle difficoltà ai playoff

La stagione 2021-22 è terminata da diverse settimane, ma è ancora tempo di fare un bilancio dell’annata. Quella della Juventus U23 è sicuramente da incorniciare, visti i playoff raggiunti e l’ottimo cammino nell’ultima parte di stagione. Ecco la nota del sito del club bianconero: “Partiamo da un dato non banale. La rosa bianconera di quest’anno era la più giovane per età media di tutto il quadriennio (oltre, ovviamente, a essere la più giovane di tutto il campionato). Con queste premesse, la Juventus Under 23 si è affacciata con personalità invidiabile alla nuova stagione e soprattutto con un’alta percentuale di ragazzi provenienti dalla Primavera che ha chiuso la scorsa annata ai playoff Scudetto perdendo ai quarti di finale contro l’Empoli (poi laureatosi campione d’Italia). Solitamente ci vuole un po’ di tempo per assimilare il passaggio dall’Under 19 al professionismo, ma l’impatto dei giovanissimi bianconeri è stato estremamente positivo e ad esempio, soltanto per citarne uno, il classe 2003 Fabio Miretti è andato in gol nelle prime due gare ufficiali (nella Coppa Italia di categoria e in campionato).

Qui, però, non vogliamo raccontarvi passo dopo passo tutte le partite affrontate dai nostri bianconeri, ma semplicemente sottolineare lo straordinario percorso che ha portato questi ragazzi a chiudere la regular season, appunto, con il record di punti nella storia del club. 15 vittorie, 9 pareggi e 14 sconfitte che hanno fruttato 54 punti. Numeri importanti, specialmente tra le mura amiche del “Moccagatta” di Alessandria che, di fatto, è diventato un campo difficile per tante avversarie e lo testimoniano i 14 risultati positivi portati a casa dai bianconeri (11 successi e 3 pareggi) in 19 partite. Basti pensare che l’ultima sconfitta interna è arrivata proprio contro il Padova, che è stato in lotta fino alla fine con il Südtirol per la promozione diretta in Serie B, e la formazione veneta si è imposta di misura 1-2. Era il 20 marzo e per assistere a un’altra sconfitta interna siamo arrivati alla gara di andata dei quarti di finale dei playoff, sempre contro i biancorossi, quasi due mesi dopo. E poi non possiamo non parlare dei “filotti” inanellati. Il primo è arrivato a ottobre, un mese che ha visto i bianconeri vincere due partite e pareggiarne tre, perdendo soltanto a fine mese contro la futura neo promossa nella serie cadetta, il Südtirol. Tra metà febbraio e inizio marzo, poi, un altro exploit dell’Under 23 con quattro successi e due pareggi e non era facile tenendo in considerazione il fatto che il campionato si fermò per le festività natalizie e successivamente per tenere sotto controllo il nuovo picco di contagi legati alla pandemia da Covid-19, ripartendo soltanto a fine gennaio. L’ultimo dei tre filotti ci porta poi direttamente ai playoff. Sì, perché i bianconeri hanno chiuso la regular season con due vittorie e due pareggi, ma non si sono fermati qui. A completare il conteggio, infatti, vanno considerati anche i due pareggi con Piacenza e Renate (quest’ultimo nella gara di andata), intervallati dalla storica vittoria sul campo della Pro Vercelli e dal successo di Meda proprio sul campo del Renate, prima di arrivare alla doppia sfida contro il Padova.

Eccoci arrivati al capitolo playoff che merita un approfondimento a parte. Molto è già stato detto, ma è doveroso soffermarsi su quanto compiuto da questi ragazzi. Lo straordinario percorso di questa annata si è concluso a un passo dalle semifinali, ma per arrivare a giocarsi questi quarti di finale la Juve ha dovuto affrontare sfide molto diverse tra loro che hanno dimostrato ancora una volta la capacità di questo gruppo di saper leggere le partite e soprattutto i tanti momenti all’interno di ogni singola gara. Andiamo con ordine: la sfida con il Piacenza metteva di fronte ai bianconeri la possibilità di accedere al secondo turno con due risultati su tre a disposizione, per via della migliore posizione in classifica rispetto ai biancorossi al termine della regular season, e la possibilità di giocare questa gara unica in casa. Al termine dei novanta minuti a spuntarla è stata proprio la Juve con uno 0-0 che le ha permesso di continuare la corsa playoff. Quella di Alessandria è stata una partita complicata e la bravura dei bianconeri è stata quella di capire i diversi momenti del match difendendosi con ordine e compattezza. Gara totalmente differente è stata quella del secondo turno contro la Pro Vercelli. La qualificazione, ancora una volta, si decideva in novanta minuti e in questo caso la Juve doveva giocare fuori casa e con un solo risultato a disposizione: la vittoria. Storicamente il “Piola” di Vercelli non era mai stato un campo favorevole per l’Under 23 che, prima di questa sfida, non aveva mai vinto sotto la gestione Zauli. Una sfida nella sfida, dunque, che al termine dei novanta minuti ha visto trionfare la squadra bianconera che ha dimostrato di avere più fame e il grande desiderio di proseguire questa stagione. Il mancino imparabile di Compagnon, subentrato dalla panchina, sarà uno di quei momenti che ci ricorderemo a lungo per le forti emozioni provate e per il traguardo raggiunto. E poi il primo doppio confronto, contro il Renate. Due partite che ci hanno detto, se ce ne fosse stato bisogno, che la Juventus Under 23 ha giocato e vinto con una squadra che ha chiuso la regular season al quarto posto, ha partecipato ai playoff per la settima volta nella sua storia e che l’anno scorso è stata eliminata soltanto ai quarti di finale. Poi l’epilogo, contro il Padova, chiudendo con una vittoria prestigiosissima all’Euganeo, ma dall’incredibile sapore agrodolce. Un’altra prova, però, di enorme maturità e coraggio da parte di un gruppo che è riuscito sempre ad alzare l’asticella, una partita dopo l’altra. Non servono altre parole per descrivere la fantastica stagione che i bianconeri hanno vissuto. E noi insieme a loro. Appuntamento al prossimo anno, con nuovi capitoli di storia da scrivere. Grazie ragazzi e complimenti!”.

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