Domani sera la Juventus di Andrea Pirlo tornerà nuovamente in campo nel turno infrasettimanale della venticinquesima giornata di Serie A. I bianconeri sono reduci dall’ennesimo pareggio collezionato nel corso di questa stagione contro l’Hellas Verona di Ivan Juric, match che ha messo in risalto tutte le lacune di una squadra mal costruita. Altri due punti persi, ancora una volta a causa di errori individuali e di una somma di leggerezze commesse che hanno portato gli scaligeri a pareggiare la rete siglata da Cristiano Ronaldo al 49′. In tutto l’arco della stagione attuale, la Juventus si è dimostrata fragile nella fase difensiva, ma soprattutto non in grado di chiudere le partite, pur avendole in pieno controllo. Aspetti da curare nell’insidiosa sfida casalinga di domani contro lo Spezia di Vincenzo Italiano, reduce da un pari in rimonta ottenuto contro il Parma nell’anticipo pomeridiano di sabato.
All’andata, l’incontro tra Spezia e Juventus si è disputato allo stadio Manuzzi di Cesena, data l’inagibilità dell’impianto ligure. In quel caso, i bianconeri hanno vinto 1-4, grazie alle reti realizzate da Alvaro Morata, Adrien Rabiot e Cristiano Ronaldo, quest’ultimo autore di una doppietta, in un match che ha segnato il suo rientro dopo due settimane di stop causa Covid-19. Di Pobega il gol del momentaneo pareggio, per uno Spezia che è stato in partita almeno fino all’ingresso di CR7 in campo. Per riuscire ad avere la meglio sui liguri, i campioni d’Italia dovranno sbagliare il meno possibile, in quanto la squadra di Italiano ha dimostrato di essere in grado di sfruttare gli spazi lasciati dagli avversari, come nel caso delle vittorie ottenute contro Napoli e Milan.
Juventus e Spezia tornano ad affrontarsi a Torino per la prima volta dopo 15 anni. L’ultimo confronto fra le due squadre nel capoluogo piemontese, risale al giugno 2007, in quella che era l’ultima giornata del campionato di Serie B. In quel caso, i liguri si imposero 2-3 allo stadio Olimpico, contro la squadra allora nelle mani di Corradini, subentrato dopo le dimissioni di Didier Deschamps rassegnate circa due settimane prima, in seguito alla conquista matematica della Serie A. Per l’occasione, scesero in campo diversi giovani giocatori, tra cui Sebastian Giovinco, che già allora dimostrò di avere qualità indiscutibili. In situazioni di questo tipo, è facile andare incontro a brutte sorprese, specie contro compagini che lottano per non retrocedere ed è ciò che successe, con la Juventus che perse la sua ultima partita in Serie B, di fatto estromettendo l’Arezzo di Antonio Conte dalla possibilità di giocarsi i playout. Memorabile la furia dell’allenatore salentino al triplice fischio dell’arbitro che si scagliò pesantemente nei confronti della Vecchia Signora. Lo Spezia si è sempre dimostrata una squadra ostica da battere per i campioni d’Italia in carica, che pareggiarono i primi tre scontri ufficiali disputati tra il 1921 ed il 1923, nell’allora campionato di Prima Divisione, precursore dell’attuale Serie A a girone unico.[fncvideo id=657442 autoplay=true]
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