di Mattia Cinelli
Nella prima partita di Coppa Italia della stagione della Juventus, i piemontesi affrontano la Salernitana, nel match degli ottavi di finale. I bianconeri si schierano con il 3-5-2, operando qualche cambio; Perin tra i pali, Rugani in difesa al posto di Bremer, Miretti per McKennie, Iling per Kostic e Milik per Vlahovic. Dentro anche i titolarissimi Locatelli, Cambiaso e Chiesa, a riposo nelle ultime gare. Gli ospiti si mettono a specchio, con un modulo simile alla Vecchia Signora e tantissimi cambi, in vista anche delle prossime gare decisive per la salvezze dei campani. Dal 1′ Stewart, Botheim, Maggiore, Bronn e Lovato.
Gli amaranto partono subito fortissimo, e dopo pochi secondi, trovano clamorosamente il vantaggio, con Tchaouna che sfrutta al meglio un errore di Gatti. La Juve, però, reagisce subito, con un Chiesa in superforma, protagonista del passaggio per Cambiaso, che a sua volta, con una sponda di testa, serve Miretti, abile a trovare il gol. I bianconeri cercano di sfruttare il momento positivo, andando vicino al gol con due tiri dalla distanza di Rabiot e dell’ala italiana. Sul finire della prima frazione, Madama raccoglie i frutti su sviluppi da calcio d’angolo, grazie ad un sponda di Danilo per Cambiaso, che di controbalzo, firma il sorpasso.
Nella ripresa i bianconeri proseguono con il dominio dei primi 45 minuti, e la pressione costante viene premiata dalla rete del 3-1; Chiesa sterza e crossa per Milik, che costringe alla parata Fiorillo, ma sulla respinta Rugani si fa trovare pronto e sigla la rete. Poco dopo ancora Chiesa, tra i migliori in campo, va via ad un difensore della Salernitana e prova il tiro, che però esce strozzato e termina a lato. Dopo i cambi, la Vecchia Signora, chiude definitivamente il match, con Yildiz che spara su Fiorillo, ma la palla schizza su Bronn che firma, suo malgrado, l’autogol. Lo stesso turco, a pochi minuti dal termine, dopo aver scartato tre uomini, scaraventa la palla in porta e si iscrive alla lista dei marcatori, così come Weah, che, dalla distanza, chiude a tripla mandata l’incontro.