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La Juventus ha diversi giocatori in prestito, tra cui anche Nicolò Rovella. Il centrocampista, acquistato dal Genoa lo scorso anno per oltre 15 milioni, è rimasto al Grifone per farsi le ossa e la sua permanenza in Liguria scadrà poi a fine anno, quando il mediano tornerà a Torino. Il classe 2001, dopo un inizio di stagione da protagonista con la casacca rossoblù, ha perso terreno nelle ultime giornate, anche a causa di un grave infortunio subito nelle scorse settimane. Rovella è stato infatti fermo oltre un mese per un problema alla coscia, tra gennaio e febbraio, periodo che è coinciso con il terzo cambio di allenatore del Genoa, che è passato da Shevchenko a Blessin, con tutti i cambiamenti del caso e amplificati dalla sessione di mercato, come sempre ricca di movimenti per il club ligure.
Proprio in quel frangente Rovella è sceso nelle gerarchie del centrocampo, vedendo sempre di meno il terreno di gioco. Con Ballardini e lo stesso Sheva, invece, il classe 2001 nella prima parte di stagione era un titolare inamovibile della squadra, con l’onore e l’onore di battere di tutti i piazzati, eccetto i calci di rigore. Anche le statistiche parlano chiaro, 21 presenze e 4 assist tra Serie A e Coppa Italia, sintomo di una crescita esponenziale del mediano dell’U21 italiana.
Come detto in precedenza, nonostante il calo naturale, a giugno Rovella tornerà a Torino, per essere poi giudicato da Massimiliano Allegri in vista della stagione 2022-23. Non è infatti certa la permanenza in bianconero, ma di sicuro il regista del Genoa potrà giocarsi le sue chance, in base anche a cosa faranno Rabiot e Arthur, in bilico per la prossima annata. Sicuramente Rovella è un patrimonio della Juventus, anche perché in caso di abbondanza potrebbe ripartire in prestito verso una squadra più blasonata o essere inserito in una trattativa come contropartita tecnica per arrivare ad un top di ruolo.