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Nell’edizione odierna di El Pais, il quotidiano spagnolo ha lanciato una pesante critica alla Juventus: “Giocare a fare il Madrid è brutto e costoso. E la Juventus ci prova da 15 anni. Stanca di fallire da sola, ha deciso di provare a farlo con un intermediario. Cristiano sembrava la linea più dritta tra quei due punti che univano successo e fallimento. Lui o quello che restava della sua splendida carriera. Lo hanno provato tre diversi allenatori in tre anni. Ma non ha funzionato. Ora si può dire: 1.143 giorni dopo, la Juve non ha alzato la Champions League con Ronaldo. Ed è anche un po’ più povera di tre anni fa. Ora risparmierà 57 milioni di euro lordi a stagione, e si lascerà alle spalle un tipo un po’ cattivo che si aggirava nello spogliatoio della Continassa (si dice che andasse d’accordo solo con il terzo portiere, Carlo Pinsoglio)”.
Che per i bianconeri un futuro senza Cristiano Ronaldo possa essere migliore? Prima dell’arrivo del fenomeno portoghese la Juventus era la società migliore in Italia, reduce da due finale di Champions League nel giro di pochi anni, purtroppo perse. Nonostante gli sforzi sembra che ai bianconeri mancasse qualcosa… O qualcuno. Nel 2018 la dirigenza bianconera acquista quindi CR7, la punta di diamante per eccellenza, un acquisto quasi fantascientifico. Il portoghese avrebbe dovuto portare a Torino la tanto ambita coppa con le grandi orecchie, che invece non è arrivata. I risultati in campo europeo della Juventus sono addirittura peggiorati.
A 36 anni Cristiano ha espresso la volontà di cambiare aria e i bianconeri hanno colto al volo di liberarsi di un giocatore scontento che pesava come un macigno nel bilancio del club. Una mossa più che sensata. Prima di Ronaldo esisteva una Juventus e dopo di lui continuerà ad esistere. I grandi campioni vanno vengono, la Vecchia Signora resta.