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Ronaldo, Dzeko, Giroud e Ibrahimovic. Cos’hanno in comune gli attaccanti di Juventus, Inter e Milan? Esperienza. Questa è la parola chiave per descrivere questi giocatori. Qualcuno potrebbe dire che sono giocatori “vecchi”, ma la realtà dei fatti racconta ben altro: gol a profusione e condizione fisica al top, nel loro caso l’età è solo un numero. Tantissimo lavoro dentro e fuori dal campo, utile a mantenere il proprio corpo in forma. Non a caso sono professionisti di altissimo livello, campioni che non sembrano non avere nessuna intenzione di smettere di giocare a calcio. Ovviamente è impossibile poter pensare che possano giocare tutte le partite, ma la loro qualità non è messa in dubbio.
“Per stare al passo con i giovani devo riposare tanto e bene. Dormo dalle 7 alle 9 ore a notte”, ha rivelato Fabio Quagliarella, classe 1983, in un’intervista di qualche settimana fa a Il Secolo XIX. Questione di dosaggio delle energie, di concentrazione, di grinta agonistica. Tutte caratteristiche che non mancano al fuoriclasse portoghese della Juventus, che nonostante i 36 anni, sembra ancora un ragazzino nel pieno della maturità calcistica. 46 partite giocate con la maglia bianconera nella stagione 2020/21, 36 gol e 4 assist.
E non sono da meno i tre attaccanti di Inter e Milan. Le big d’Italia hanno deciso di affidarsi all’esperienza, usato garantito per i loro attacchi. Dzeko nell’ultima stagione alla Roma non è stato un bomber (soltanto 7 gol), ma è sicuramente il tipo di attaccante amato da ogni allenatore, in grado di mettersi al servizio della squadra. Ibra e Giroud sono invece due vere e proprie macchine da gol, che fanno del loro fisico la loro arma principali. L’ex Chelsea, dall’alto dei suoi 1,92 m, è un esperto nei colpi di testa, con cui ha già segnato in maglia rossonera nel corso delle prime amichevoli estive. Zlatan non ha invece bisogno di presentazioni, fenomeno senza tempo: con lui in campo il Milan è in buone mani.