Raiola: "Romagnoli alla Juventus? Penso che sia possibile". E su De Ligt...

Raiola: “Romagnoli alla Juventus? Penso che sia possibile”. E su De Ligt…

Alessio Romagnoli, difensore del Milan
Intervenuto ai microfoni di Rai Sport, Mino Raiola ha parlato del futuro di Romagnoli e De Ligt, intrecciato con quella della Juventus

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Dopo le parole di ieri su Donnarumma, continuano a far clamore le dichiarazione di Mino Raiola, che è tornato a parlare del futuro dei suoi assistiti. In un’intervista a Rai Sport, l’agente ha rivelato: “De Ligt e Romagnoli sono tra i più forti difensori in Europa. De Ligt ha un contratto, mentre Romagnoli va a scadenza il prossimo anno. Sì, penso che potrebbero giocare insieme il prossimo anno alla Juventus, ma attenzione perché De Ligt potrebbe anche lasciare la Juventus a fine stagione. Il mercato funziona così, ci sono molti interessi nei suoi confronti”.

La Juventus è nel futuro di Romagnoli? E in quello di De Ligt? Tutto è possibile nel mondo del calcio. In passato i bianconeri si erano detti interessati al centrocampista del Milan, senza mai affondare concretamente il colpo. Il difensore italiano sta vivendo un periodo complicato della sua carriera, chiuso nelle gerarchie dall’ascesa di Tomori e Kjaer. Il suo talento non è però in discussione. A far riflettere sono però le dichiarazioni su De Ligt, che, come Romagnoli, non sta trovando molto spazio. Massimiliano Allegri ha chiaramente fatto capire che intende puntare sulla solidità della coppia Bonucci-Chiellini, gli unici a dargli sicurezza in fase difensiva. Il centrale olandese, vista l’età e i problemi fisici dei due difensori italiani, giocherà molto, ma non è più la primissima scelta. Per questo potrebbe anche decidere di andarsene e cercare una squadra che possa garantirgli la titolarità. Supposizioni, niente di più.

L’agente ha poi parlato di Zlatan Ibrahimovic: “Con Zlatan ragioniamo di anno in anno. E’ come una cambiale che scade ogni 12 mesi. Di sicuro il giorno che lui non si sentirà più il primo violino dell’orchestra dirà smetto e farà il dirigente”. L’attaccante svedese, alla soglia dei 40 anni, è ancora un giocatore dalla grandissima classe, ma i problemi fisici diventano sempre più frequenti. Non a caso, domenica contro la Juventus il classe 1981 non ci sarà, fermato da un’infiammazione al tendine d’Achille.

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