Juventus, il riassunto del giorno: parlano Allegri e Abodi

Dalle parole di Max Allegri sulla sfida con l'Udinese alle dichiarazioni di Abodi sulla giustizia: tutte le notizie sulla Juve.
Andrea Abodi

La Juventus, nella prima giornata di campionato, ha battuto l’Udinese per 3-0. Ecco le sue parole di Allegri: “Kostic fuori? Perché ho anche Iling, sono due nello stesso ruolo e se fosse uscito prima Chiesa avrei messo Kostic. Con Chiesa ancora in campo ho preferito Iling, è un giocatore che va più dentro il campo mentre Kostic è più lineare. Ci sono cose su cui dobbiamo migliorare: guardando il secondo tempo, è la gestione della palla, che va fatta nella metà campo avversaria. È vero che stasera faceva molto caldo e avevamo dei giocatori che rientravano dagli infortuni, come Fagioli o McKennie. Miretti ha fatto una bella partita, come Weah. Secondo me Chiesa è un attaccante, poi magari mi sbaglio ma secondo me è un attaccante. Da esterno si isola troppo e diventa solo un giocatore di ripartenza: credo che stia migliorando con Vlahovic, che in quella posizione possa migliorare in fase di non possesso.

Chiesa deve essere un giocatore, e io credo che quest’anno ci riuscirà, da 14-16 gol. Sull’esterno è un po’ riduttivo. Stare fuori dalla Champions è una mancanza importante. Il club ha sempre partecipato. Dopo 12 anni non riusciamo ed è una mancanza, non lo nego. Tutti dicono che è un vantaggio… Il vantaggio per me è giocare con le big, ogni tre giorni. L’anno scorso, la squadra, in un’annata non facile, aveva fatto il suo. Avendo il diritto di giocare in Champions. Lavoriamo e vediamolo come opportunità: migliorare come squadre, i singoli. Bel primo tempo, la ripresa a metà. Non abbiamo gestito bene la palla e difeso male vicino all’area. Avevamo staccato dopo il 2-0 e allentato la morsa..”.

Anche Abodi, ministro dello Sport, ha detto la sua: “C’è un sistema nel suo complesso che deve recuperare credibilità e reputazione, deve rispettare le regole e questo vale per tutti, assolutamente, serve una migliore collaborazione tra giustizia ordinaria e sportiva. La giustizia sportiva fa parte del nostro Paese ma al tempo stesso sono percorsi che sembrano paralleli, sembrano ignorarsi l’un con l’altro. Sto lavorando con il ministro Nordio proprio per cercare di trovare questa sintonia che è necessaria per rendere la giustizia sportiva non soltanto efficace in termini di tempo ma credibile, e questo deve valere in tutta Italia e non soltanto in alcune parti del Paese”.