Per la Juventus è giorno di vigilia del derby con l’Inter. In conferenza ha parlato Allegri: “Da tanto non giocavamo una partita che vale il primo posto. Noi dobbiamo desiderare la vittoria domani come abbiamo desiderato di vincere le altre. Dobbiamo essere coesi, consci dei nostri limiti da far diventare punti di forza. Domani si inizia alle 20:45 e non si sa mai come va, ma importante sarà interpretare al meglio i momenti della partita”.
Anche Bernardeschi ha detto la sua: “Sarò allo stadio, speriamo che la nostra Juve faccia quello che deve fare e porti a casa i tre punti. Ma se così non dovesse essere, il campionato è lungo. Non è una partita che fa il campionato, ma è il campionato stesso. Conta arrivare bene e spingere tanto a fine marzo e inizio aprile.
L’eco dei pro e dei contro è arrivata. È una cosa stupida. Penso che sia normale che si voglia vedere la propria squadra giocare un calcio spumeggiante, in stile Barça e City, col tiki taka e vincere sempre 5-0. Lo trovo normale. Però, ovviamente, ho sempre pensato e creduto che un allenatore forte si basa sulle caratteristiche dei giocatori. Non è il modulo o l’idea di gioco che può far cambiare un allenatore. Se hai un determinato tipo di giocatori, l’allenatore bravo cuce un vestito adatto ai suoi giocatori”.