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La Juventus nel calciomercato di gennaio ha iniziato un percorso sul fronte delle cessioni, ovvero cedere i calciatori di una certa età e con uno stipendio fuori mercato per il periodo post-covid. La cessione di Ramsey va inquadrata in questo senso, visto che il gallese percepisce dal club bianconero uno stipendio annuo netto di 7 milioni di euro e considerato il rendimento dell’ex Arsenal, la spesa è molto ingente per la Vecchia Signora, che oltretutto da un paio d’anni è in netta difficoltà economica-finanziaria, a causa delle spese folli delle scorse stagioni e della pandemia, che ha colpito in modo massiccio le casse juventine.
Ramsey non sarà l’unico a dire addio alla Juventus, visto che in estate potrebbero seguire lo stesso percorso sia Rabiot, anche lui 7 milioni annui, sia Alex Sandro, 6 milioni a stagione. Madama ha inaugurato la scorsa estate una nuova linea, un progetto di rinnovamento, coinciso con l’addio di Ronaldo, che, con il suo lauto ingaggio, faceva schizzare tutti i parametri fuori dalla soglia consentita. Il gallese, dopo un lungo tira e molla e tanti rifiuti nel calciomercato invernale, si è convinto ad accettare la corte dei Rangers, squadra che lo ha portato in Scozia nell’ultimo giorno di gennaio, così da alleggerire, almeno per un breve periodo, il monte ingaggi dei bianconeri.
Il classe ’90, dopo un iniziale momento di difficoltà, sembra essersi adesso integrato nel club scozzese, come dimostrato ampiamente dai numeri delle ultime settimane. Dopo aver disputato solo due spezzoni da 15 minuti ciascuno nel mese di febbraio, Ramsey negli ultimi due incontri è partito titolare ed ha segnato in entrambe le occasioni, dimostrando di essere, quando in forma ed integro fisicamente, ancora un calciatore valido. Da adesso fino a fine maggio le occasioni non mancheranno, visto che i Rangers sono ancora impegnati in Europa League, una vetrina importante per conquistarsi il riscatto.