Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, il giornalista Maurizio Pistocchi ha parlato di un argomento molto delicato: i giovani nel calcio italiano. “A parole in Italia tutti vogliono i giovani, nei fatti non li vuole nessuno – Ha esordito Pistocchi -. Vengono definiti giovani anche i 2000, ad esempio Fagioli, molto interessante e con buona personalità, ma che è stato spedito a Cremona dalla Juventus. Lucca ha qualità normali, grande potenza, un po’ ruvido dal punto di vista tecnico. Ma se pensiamo che ieri sera a San Siro è stato escluso Raspadori, il discorso Lucca-Nazionale è decisamente prematuro. Io però se fossi una grande squadra lo prenderei, visto che non ci sono prospetti simili in giro”.
In effetti, ieri sera la Spagna è scesa in campo con un classe 2004 titolare. Gavi, giovane centrocampista del Barcellona, ha disputato una partita di grandissimo livello e personalità. In confronto Raspadori (classe 2ooo) non è più così giovane, eppure in una nazionale italiana in piena emergenza in attacco, ieri la punta del Sassuolo è rimasta in panchina. In Italia nessuno sembra avere tempo di aspettare, di far crescere i futuri campioni. Tutte le squadre vogliono vincere, e vincere subito. Per farlo si punta tutto su giocatori più “anziani”, di grande esperienza, ma alla lunga questa non può essere una strategia vincente.
Il giornalista ha poi continuato parlando della nazionale italiana del futuro: “Bonucci e Chiellini sono stati grandissimi difensori, anche se non molto fortunati nelle finali che hanno disputato. Ora però si fa fatica a trovarne gli eredi. Mancini della Roma ha velocità e fisicità ma deve migliorare. Stesso discorso sul centravanti. Certi ruoli nei top club italiani sono ricoperti da stranieri nella maggior parte dei casi. Non possiamo chiedere a Mancini (l’allenatore della nazionale ndr.) di inventarsi giocatori quando chi li ha tutto l’anno non lo fa. Il problema in Italia è la formazione”.