Il sito ufficiale della Juventus ha pubblicato una nota sulla statistiche in vista della gara tra i bianconeri ed il Vicenza, finale di ritorno della Coppa Italia Serie C. Ecco il comunicato: “Si assegna al “Menti” di Vicenza la coppa Italia di Serie C, edizione numero 50, torneo iniziato nella stagione 1972/73 e da allora sempre disputato fino al 2019/20, el 2020/21 ci fu una pausa, poi la kermesse è ripresa a partire dalla stagione 2021/22. La prima edizione fu vinta dall’Alessandria, nella finalissima “secca” a Roma, 4-2 dopo tempi supplementari, sull’Avellino (2-2 al 90’). La gara – in verità – sul campo – venne sospesa al 112’, al gol del 4-2 firmato Lorenzetti, poi omologata dal giudice sportivo. Il primo allenatore vittorioso fu Pippo Marchioro, che guidava i grigi piemontesi. La squadra detentrice in carica è il Padova, vittoriosa nel 2021/22 sul Sudtirol nella finale andata/ritorno, con pareggio 0-0 all’andata in Veneto e successo esterno biancoscudato 1-0 nel ritorno al “Druso”. La formula della finalissima è tornata ad essere su andata e ritorno l’anno scorso, dopo la “pausa” del 2019/20 (finale secca a Cesena, Juventus U23-Ternana 2-1); iniziata nel 1972/73 a questo modo la finale per l’assegnazione del titolo e durata per 7 edizioni consecutive, a partire dalla stagione 1979/80 il trofeo veniva assegnato – fino al 2018/19 – attraverso una doppia finale. L’ultima è stata tra Viterbese e Monza, vinta dalla compagine laziale, 2-1 all’andata in Brianza per i padroni di casa, 1-0 al ritorno per i gialloblu. La squadra che vanta il maggior numero di trofei è il Monza, con 4 coppe alzate; seguono a quota 2 titoli Alessandria, Foggia, Padova e Spezia; con 1 coppa a testa, in rigoroso ordine alfabetico, AlbinoLeffe, Alzano Virescit, Arezzo, Bassano, Brindisi, Cagliari, Carrarese, Cesena, Como, Cosenza, Empoli, Fanfulla, Gallipoli, Juventus U23, Juve Stabia, Latina, Lecce, Lecco, Livorno, Lucchese, Lumezzane, Palermo, Pisa, Prato, Salernitana, Sambenedettese, Siracusa, Sorrento, Spal, Triestina, Udinese, Varese, Venezia, Vicenza, Virescit Boccaleone, Virtus Casarano e Viterbese.
Nella storia delle 49 precedenti edizioni di coppa Italia di Serie C in 7 occasioni il titolo è stato assegnato al termine dei tempi supplementari, con ultima volta nel 2001/02, vittoria del Livorno al “Picchi” 3-2 sull’AlbinoLeffe, dopo il 2-1 al 90’. Due le edizioni decise ai rigori, nel 1974/75 vinta dal Monza sul Sorrento e nel 1989/90 dalla Lucchese sul Palermo. Due anche le coppe assegnate a tavolino, nel 1977/78 all’Udinese (finale “secca” contro la Reggina al “Granillo” per invasione di campo) e nel 1984/85 l’andata di Carrarese-Virtus Casarano, per un blackout allo stadio, per il quale fu dato lo 0-2 ai marmiferi, il ritorno fu poi vinto dai toscani 2-1, ma non fu sufficiente per alzare la coppa. Tra gli allenatori che hanno vinto in carriera la coppa Italia di serie C, il più celebre è senza dubbio Claudio Ranieri, campione con il Cagliari 1988/89 (che è tornato ad allenare da poche settimane dopo 32 anni) e poi vincitore della Premier con il Leicester 2015/16, della supercoppa Uefa col Valencia 2004, oltre ad 1 coppa Italia, 1 supercoppa di Lega, 1 supercoppa di Spagna e promozioni varie in giro per l’Europa, ma non si possono dimenticare Luciano Spalletti (oggi dominatore in serie A con il “suo” Napoli, che la vinse con l’Empoli 1995/96), Roberto De Zerbi (2015/16 al Foggia), Filippo Inzaghi (Venezia 2016/17), mentre nel 2019/20 alzò la coppa Fabio Pecchia (Juventus U23 2019/20, oggi coach del Parma e panchina d’argento di fresca nomina per la serie B 2021/22, che ha vinto con la “sua” Cremonese). Il Vicenza gioca una finalissima di coppa di C per la seconda volta in 15 partecipazioni alla competizione: nel 1981/82 vinse il titolo superando in finale il Campobasso: andata 0-0 nel Molise, ritorno 3-1 veneto dopo overtime, allenatore biancorosso Giancarlo Cadè, in formazione – tra gli altri – Gigi Delneri ed Alessandro Renica.
Nel percorso 2022/23 i biancorossi veneti hanno – via via – eliminato la Virtus Verona (2-1 al “Menti”), l’Arzignano Valchiampo (4-2 a Vicenza), il Rimini (4-2 ai rigori al “Neri”, 0-0 al 90’ e 1-1 al 120’), la Viterbese (2-0 in terra laziale), infine nella semifinale andata/ritorno la Virtus Entella (4-1 nel ritorno del “Menti” ai supplementrari dopo lo 0-1 subito all’andata a Chiavari). E’ la quindicesima volta nella storia delle finali di coppa Italia di Lega Pro che una squadra vince fuori casa il match di andata: chi ci è riuscito, ha in 13 casi sempre alzato la coppa nel ritorno, nel proprio stadio: in ordine cronologico ricordiamo Carrarese 1982/83, Virtus Casarano 1984/85, Cagliari 1988/89, Palermo 1992/93, Empoli 1995/96, Spal 1998/99, Brindisi 2002/03, Spezia 2004/05, Juve Stabia 2010/11, Latina 2012/13, Salernitana 2013/14, Cosenza 2014/15 ed Alessandria 2017/18. Unica eccezione nell’edizione 2011/12, con il Pisa vittorioso all’andata 1-0 al “Picco” di La Spezia, ma poi sconfitto 1-2 all’Arena al ritorno e titolo vinto dai liguri. La Juventus Next Generation è alla sua seconda finale in 4 partecipazioni al torneo: ha vinto l’edizione 2019/20 sconfiggendo 2-1 in finale secca la Ternana (a Cesena). Nel cammino verso l’epilogo decisivo 2022/23, la squadra guidata da Massimo Brambilla ha eliminato, nell’ordine, la Feralpisalò vincendo 5-2 al “Turina”, il San Giuliano (1-0 esterno), il Padova detentore (2-1 all’ “Euganeo”) ed in semifinale andata/ritorno il Foggia, 5-3 ai rigori dopo reciproco successo interno per 2-1, all’overtime nella gara in Piemonte di ritorno. Massimo Brambilla ha già vinto la coppa di C da calciatore, edizione 1990/91, non giocando però alcuna delle due finali contro il Palermo (1-1 al “Barbera” all’andata e 1-0 al ritorno a Monza per i brianzoli), ma faceva parte della rosa di mister Trainini, che annoverava – tra gli altri, tra le proprie fila – Gigi Di Biagio, Anselmo Robbiati e Vincenzo Vivarini (autore della rete monzese all’andata), oggi allenatore nel girone C con il Catanzaro dei record, che è stato già promosso aritmeticamente in serie B e che sabato scorso, con il successo 4-2 a Francavilla Fontana sulla Virtus ha stabilito – a quota 93 – il record di punti per un campionato di Lega Pro. A Vicenza esiste un solo precedente ufficiale fra le due squadre, quest’anno in campionato, 12 ottobre scorso, 2-0 biancorosso con le reti di Ferrari (doppietta) al 26’ e 69’. Per il secondo anno consecutivo uno dei due tecnici finalisti è di passaporto straniero: l’anno scorso vi era Javorcic, coach del Sudtirol, adesso nel ritorno c’è Thomassen, dopo che nella finale di andata a Torino il 2 marzo scorso, era ancora Francesco Modesto coach dei biancorossi veneti. Thomassen sarà il quarto tecnico straniero a giocare una finale di coppa di C. Se Javorcic l’anno scorso uscì sconfitto dal Padova di Oddo, hanno invece alzato la coppa gli argentini Oscar Massei con il Lecco 1976/77 ed Antonio Valentin Angelillo con l’Arezzo 1980/81. Sono dunque 42 anni che un coach straniero non vince la coppa Italia di C”.