Andrea Carnevale è un ex attaccante, che ha passato le sue migliori stagioni con la maglia del Napoli. In Campania Carnevale ha infatti collezionato 105 presenze, condite da 35 gol. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex calciatore ha parlato di Napoli-Juventus: «Anche se non è un derby, noi avvertivamo le stesse sensazioni che si provano per una stracittadina. La tensione ci assaliva con un paio di settimane di anticipo, perché la rivalità è sempre stata grande. Era la partita dell’anno. E la gente ce lo faceva capire. Maradona? Quando vedeva il bianconero, Diego si esaltava, si trasformava. Prima di scendere in campo ci abbracciava uno per uno, ci diceva che eravamo più forti e che insieme ce l’avremmo fatta. Era in quei momenti che dimostrava tutta la grandezza, la sua umiltà».
«Qualche gol l’ho fatto alla Juve… Il primo, nel 3-5 al Comunale – Ha continuato Carnevale -. Ma, forse, quello più importante fu il 2-0 che realizzai al San Paolo, nel quarto di finale di coppa Uefa, che ci permise di andare ai tempi supplementari. Ed al 119’, Renica segnò il gol che ci portò in semifinale contro il Bayern Monaco. Fu il preludio alla finale e alla conquista del trofeo».
E oggi? A pochi giorni dal big match tra la squadra di Luciano Spalletti e quella di Massimiliano Allegri, l’ex attaccante non può che tifare per gli azzurri. Attenzione però ai bianconeri, un nemico che non va mai sottovalutato: «Il Napoli è forte psicologicamente in questo momento. Ma la Juve non può continuare a regalare punti che potrebbero diventare pesantissimi a fine campionato per le sue ambizioni. Allegri dovrà inventarsi la formazione tra infortuni e rientri all’ultimo momento dei nazionali. Due protagonisti? Voto Osimhen per il Napoli. Con i suoi affondi può mettere in crisi la difesa bianconera e fare male. Per la Juventus, invece, punto su Chiesa ammesso che dovesse giocare».