Il sito della Juventus ha voluto omaggiare l’oramai ex presidente Andrea Agnelli. Ecco la nota: “IN CAMPO: UN RECORD DIETRO L’ALTRO Nove Scudetti, consecutivi. Basterebbe questo dato straordinario, mai raggiunto prima da nessuno, per certificare la portata di quanto la Juve di Agnelli ha saputo fare in questi anni. Quattro doppiette consecutive con la Coppa Italia, e poi i 102 punti, e poi le 2 finali di Champions League, e poi le Supercoppe… E ancora, i cinque Scudetti delle Juventus Women, che come detto prima, finora, hanno sempre vinto. E la Coppa Italia di Serie C, primo scintillante trofeo dell’allora Under 23, oggi Next Gen. Una storia di successi incredibili, su cui però non bisogna dilungarsi troppo, perchè la vera eredità su questo è il pensiero fisso di Agnelli: la vittoria più importante è la prossima… PAROLA D’ORDINE: INNOVARE. SEMPRE Lanciare la Juve nel terzo Millennio. Farlo in campo, e non solo. Questo è stato sempre uno dei focus della Presidenza Agnelli. La Juventus del 2022 è completamente diversa da quella di 12 anni fa, e non solo per le vittorie e i record. Una nuova corporate identity, che vede la luce nel 2017 con un’operazione di rebranding mai vista nel mondo del calcio; uno sguardo costante ai mondi “altri” da quello del pallone, dall’arte al fashion, dall’impegno sociale alla cultura. Juventus è diventata in questi anni, e continua il suo cammino in questo senso, un vero e proprio brand globale, che va oltre l’Italia e oltre l’Europa, per conquistare sempre nuovi appassionati in tutto il mondo.
CAMPIONI E CAMPIONESSE: UN ELENCO INFINITO La storia della Juventus è sempre stata, in 124 anni, una storia di grandi campioni. Così è stato anche dal 2010: l’elenco dei fuoriclasse che hanno vestito la maglia bianconera è talmente lungo che si rischia di fare una figuraccia e dimenticare qualcuno. Scusandoci in anticipo, ne citiamo alcuni, solo per ricordare cosa è successo in queste stagioni: Andrea Pirlo, Carlitos Tevez, Gonzalo Higuain, Mario Mandzukic, Arturo Vidal, Alvaro Morata, e poi ovviamente Cristiano Ronaldo, e più recentemente Dusan Vlahovic e Angel Di Maria. E poi le bandiere: Alessandro Del Piero, Gigi Buffon, Claudio Marchisio, Andrea Barzagli, Giorgio Chiellini, Leonardo Bonucci, Juan Cuadrado. E poi i giovani, diventati fuoriclasse proprio qui, da Paulo Dybala a Paul Pogba, per non dimenticare i ragazzi che stanno crescendo proprio in questi mesi in bianconero, approdando alla Prima Squadra con la speranza (e l’obiettivo) di seguire le dal 20orme dei loro predecessori. E le campionesse: c’è tanta, tantissima Nazionale Italiana nelle Juventus Women, e ci sono tante ragazze, ancora oggi, che hanno sposato il progetto dall’inizio, come Sara Gama, Martina Rosucci, Barbara Bonansea, Cecilia Salvai, Arianna Caruso, Valentina Cernoia, Lisa Boattin, per non dimenticare chi, come Cristiana Girelli, è arrivata poco dopo. Un’altra, splendida, collezione di maglie storiche in bianconero.
UNA JUVE EUROPEA Entrare nel top del calcio continentale: questo è sempre stato il progetto di Andrea Agnelli. Un progetto costruito, anno dopo anno, che è stato a un passo, piccolissimo, dal raggiungere il suo compimento definitivo, a Berlino nel 2015, a Cardiff nel 2017. Due notti in cui la Juve, al di là del punteggio finale, è stata vicina alle avversarie, Barcellona prima e Real poi, cedendo solo alla fine. E dando così il messaggio che si, il cammino europeo è vivo e concreto. Un cammino che negli ultimi anni ha visto solo qualche inciampo, come può accadere, ma che deve necessariamente continuare, cominciando con l’Europa League che ci vedrà senz’altro protagonisti, a cominciare dalla sfida con il Nantes fra qualche settimana. UN CLUB MONDIALE… E SOCIAL A fianco alle imprese del campo, c’è una Juve che ha cominciato a crescere, oltre i confini dell’Europa, anno dopo anno. Nel 2019 è nata la branch bianconera a Hong Kong, base per i rapporti e le partnership, in continuo aumento, con il mondo APAC. E poi gli USA, in cui i bianconeri sono stati l’ultima volta proprio pochi mesi fa, in occasione del primo, splendido tour dopo la pandemia. Ma sono solo due esempi di un’attenzione costante ai fans di tutto il mondo, confermata dalla crescita continua su tutti i canali social, che oggi contano una base di partecipazione di oltre 140 milioni di appassionati in totale. UN PRESIDENTE VICINO A Vinovo prima, alla Continassa poi, nell’Headquarter bianconero, allo Stadio. La presenza di Agnelli vicino alla squadra, alle squadre, al popolo della Juve è sempre stata costante. Dal primo giorno. Non c’è un dipendente del Club che non lo abbia incrociato nei corridoi della Sede, prima in Corso Galileo Ferraris e poi alla Continassa. Ed è sempre stato questo uno dei suoi segreti: essere uno juventino in mezzo alla sua gente. Esserci. Con la presenza, con la testa, e cosa che non guasta mai, con il cuore. ESSERE JUVE L’ultimo dei dodici temi è poi alla fine quello che li racchiude tutti. La Juve della Presidenza Agnelli è stata… Juve. Nel profondo, nell’anima, nel campo e sugli spalti, nei consessi nazionali e in quelli europei, in tutte le competizioni cui ha preso parte. Essere Juve significa avere quel DNA di chi non molla mai, di chi alza lo sguardo subito dopo una sconfitta e si rimette al lavoro subito dopo una vittoria, di chi vede il futuro dove altri si limitano al presente. La gente della Juve, come Andrea ama chiamarla fin dall’inizio, da quella notte in cui tagliò il nastro dell’Allianz Stadium, tutto questo lo sa, lo vive. E si sa riconoscere, guardandosi negli occhi. Per questo motivo sappiamo con certezza una cosa: Andrea Agnelli non sarà solamente per sempre un pezzo enorme e fondamentale della nostra storia, ma sarà soprattutto, uno di noi. Grazie ancora di tutto, Presidente. E’ stato incredibile”.
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