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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex centrocampista della Juventus Alessio Tacchinardi ha parlato di Manuel Locatelli. “Locatelli può essere la svolta per il centrocampo bianconero – Ha esclamato Tacchinardi -. Rispetto ai tempi del Milan, Locatelli è cresciuto molto, è un altro giocatore. Prima di tutto a livello fisico, ma anche sul piano dell’intensità e del ritmo. Oggi è un uomo fatto e finito, con un fisico e un dinamismo diversi. Non so dove e come Allegri abbia intenzione di schierarlo, ma lo vedo in ogni caso pronto. E per prendere le redini”.
Quali sono le sue migliori qualità? “La dote che lo rende unico in rosa e dunque decisivo è la capacità di verticalizzare con lanci lunghi in profondità, anche di 20-30 metri, che superino il centrocampo avversario o passino sopra la difesa. Dote che, insieme al dinamismo e alla visione di gioco, farà di lui il faro della squadra. Secondo me Locatelli è già un giocatore completo, resta da verificare la sua intensità sui 90′ – capacità che ha già fatto vedere in Nazionale e lasciato intuire a Sassuolo, che però giocava molto sul palleggio e dunque diversamente dalla Juve – quando giocherà in Champions , dove l’asticella è ovviamente più alta”.
Chiosa finale sul suo miglior partner nel centrocampo della Juventus: “Al momento vedo in Rabiot la sua spalla migliore, con Locatelli che si dedica di più alla costruzione e il francese all’incursione. Ma la mia è una sensazione, sono sicuro che Allegri in questi ultimi 15 giorni, dopo qualche esperimento con Udinese ed Empoli, abbia fatto molte riflessioni e abbia le idee chiare su come impiegarlo al meglio. Pjanic non è arrivato e Locatelli è abile tanto nel cucire il gioco quanto nello spingere. Non resta che aspettare tre giorni: col Napoli scopriremo come Allegri vuole mettere in campo Locatelli nella ‘sua’ Juve. Sono molto curioso”.