Ultima gara dell’anno per la Juventus, che ospita la Lazio dell’ex tecnico Sarri allo Stadium. I bianconeri iniziano con buona personalità e hanno la prima occasione dopo 5 minuti con un tiro largo di Kean. La squadra di Allegri manovra bene e arriva ancora al tiro cinque minuti dopo con Fagioli, ma Provedel è attento. Pian piano sale la qualità del palleggio della Lazio, che riesce a prendere più campo. E i bianconeri cominciano a soffrire le incursione del tridente leggero di Sarri, tanto da avere due centrali di difesa su tre ammoniti già al 26′. In particolare la squadra biancoceleste prova a pressare e arginare l’azione degli esterni bianconeri, recuperando palloni importanti. Nel finale del primo tempo è Pedro a provare il tiro dalla distanza, trovando solo un angolo. Passano due minuti e, dopo tanta manovra della Lazio, la Juve trova il vantaggio. Ottimo recupero di Rabiot che lancia perfettamente in profondità per Kean, che batte Provedel con un pallonetto chirurgico. Secondo gol consecutivo per il 22enne e 1-0 per i bianconeri. La Lazio prova subito a reagire, ma si va al riposo con il vantaggio juventino.
Nella ripresa la Juve inizia subito bene e dopo tre minuti il tentativo di Milik viene respinto da Provedel. La Lazio però è sempre viva con la rapidità e la tecnica dei suoi attaccanti e una chiusura provvidenziale di Cuadrado evita che Pedro possa colpire. Ma dopo meno di dieci minuti la Juve replica l’azione del vantaggio e va in gol. Milik va a recuperare palla su Cataldi, lancio di Locatelli per Kostic che stoppa bene e mira all’angolino. Il portiere della Lazio respinge ma non può nulla sul tap-in di un reattivo Kean, che porta i bianconeri sul 2-0. La Juve però non può abbassare l’attenzione, perché la squadra di Sarri continua a manovrare in modo pericoloso. Poco dopo l’ora di gioco Allegri toglie il mattatore Kean per inserire Di Maria. Neanche due minuti e Kostic è costretto ad alzare bandiera bianca: entra Chiesa a tutta fascia. Il doppio vantaggio apre le maglie della difesa biancoceleste e Cuadrado prima e Milik poi mettono in apprensione la difesa. Nell’ultima parte della gara la Juve gestisce e la squadra ospite tira i remi in barca. E a un minuto dal 90′ Di Maria premia lo scatto di Chiesa, che sprinta e serve un assist perfetto a Milik che non può sbagliare: è 3-0. Nel recupero sussulto della Lazio: prima Vecino scheggia la traversa, poi Felipe Anderson costringe Szczesny a un bell’intervento. Ma ormai la gara è agli sgoccioli. Al fischio finale è festa bianconera.
Era una partita fondamentale per i bianconeri. L’ultima dell’anno, contro una delle squadre più brillanti di questo inizio di stagione, rappresentava l’occasione di chiudere questa prima parte di stagione nel migliore dei modi. E la squadra di Allegri ha risposto, mettendo in campo le proprie caratteristiche e gli uomini più in forma tra quelli a disposizione. La Juve ha saputo sopportare il palleggio della Lazio, è stata brava nel recupero del pallone e nell’immediata verticalizzazione. Con i tre punti di questa sera, la squadra bianconera va alla sosta sul podio del campionato, a -2 dal secondo posto del Milan e a -10 dal Napoli capolista. Fino a qualche settimana fa non sarebbe stato scontato. Ora c’è il Mondiale: a gennaio sarà tutto un altro campionato e torneranno i tanti assenti.
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