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Moise Kean è stato l’ultimo acquisto estivo della Juventus. Chiamato a sostituire Cristiano Ronaldo, compito tutt’altro che facile, per il giovane attaccante italiano questa sarà la sua seconda esperienza in Italia con la maglia bianconera. I tifosi della Juventus se lo ricorderanno come una testa calda, un ragazzino indisciplinato e incapace di seguire le regole. Dopo diversi anni in giro per l’Europa e con alcuni anni in più sulle spalle, ora Kean è un’altra persona, parola di Zaniolo. Il centrocampista italiano, dal ritiro con la nazionale italiana ha infatti detto: “Ci siamo salutati con affetto. Mi mancava, è un grande amico. L’ho trovato maturato, focalizzato sull’obiettivo: come me anche lui sogna di far parte di questa Nazionale”.
Lo stesso attaccante, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport dell’aprile scorso, aveva ammesso: “Andar via dalla Juve un po’ mi è dispiaciuto. La Juve mi ha dato tutto, sono cresciuto lì, senza la società non sarei dove sono ora. Ma poi ho capito che la vita di un calciatore è così e me ne sono fatto una ragione. Dovevo imboccare la mia strada, diventare uomo, era giusto così. La Juve mi resterà sempre nel cuore. Se l’anno prossimo ci tornerò? Questo non lo so. Se sapessimo cosa succede domani, saremmo tutti ricchi”. E alla fine è tornato davvero.
La mentalità però è tutta nuova: “L’allenatore più importante? Grabbi, Grosso e il mister Allegri, che mi ha dato fiducia anche se in quegli anni ero un po’ una testa calda… Mi ha fatto giocare, ha creduto in me. E io gli sarò sempre grato. Adesso sto crescendo. Mi piace vivere da ragazzo della mia età ma ora sono in squadra con persone più grandi, che hanno famiglia, ho il dovere di essere come loro. Il calcio mi ha aiutato a essere uomo, io sono andato via presto da casa e piano piano mi sono molto responsabilizzato“.