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La Juventus ha pubblicato sul proprio sito un’approfondimento sulle partite più iconiche contro l’Inter, in attesa della gara di domenica sera. Ecco la nota: “Roberto Bettega ha chiuso la carriera con 178 gol, che lo collocano al terzo posto nella storia bianconera dopo Alessandro Del Piero e Giampiero Boniperti. Questo della foto sarebbe il suo 179, un tiro su una corta respinta di Bordon, ma è stato cancellato dal giudice sportivo, che ha assegnato la vittoria a tavolino all’Inter per incidenti fuori dallo stadio prima del fischio d’inizio. In campo le due squadre hanno dato vita a uno degli Juventus-Inter più spettacolari, finito 3-3 proprio grazie alla rete di Bettega che ha rimontato una situazione di svantaggio.
L’ultimo Juventus-Inter è terminato 3-2 e ha avuto in Juan Cuadrado il grande protagonista con una doppietta. Non una novità per il colombiano, che già 3 anni prima aveva deciso il Derby d’Italia con una conclusione da fuori impossibile da prendere per Handanovic. Lo Juventus-Inter deciso da Cuadrado è quello del 2016-17. Uno dei protagonisti della gara è Sami Khedira, impeccabile nelle due fasi. Importante il contributo fisico del tedesco: dopo Pjanic è lo juventino che più km in gara, mentre per l’Inter i corridori sono Gagliardini e Perisic.
Juventus-Inter di due anni fa è una gara che i bianconeri vincono 2-0 – gol di Ramsey e Dybala – ed è la prima che si gioca a porte chiuse per gli effetti della pandemia. La difesa dei padroni di casa si comporta benissimo, evitando a Szczesny di subire gol e limitando molto il temibile attacco nerazzurro. Esemplare la prestazione di capitan Bonucci: contro Sanchez, Lukaku e Martinez, Leo non commette neanche un fallo. Juventus-Inter del 2002-03 non è solo una delle vittorie più corpose dei bianconeri, con un 3-0 che incide molto nella lotta scudetto. A renderlo mitico c’è la prestazione di Nedved, che ha una parte in tutte le situazioni determinanti. Da una sua punizione nasce la carambola Toldo-Guly che origina il vantaggio. Sua è la rete del 2-0 con un classico del repertorio, la conclusione da lontano in corsa. Infine, con una discesa sulla fascia, serve a Camoranesi il pallone che fissa definitivamente il punteggio.”