Champions, Sacchi: "La Juventus avrebbe la partita più semplice, ma..."

Champions, Sacchi: “La Juventus avrebbe la partita più semplice, ma…”

Arrigo Sacchi
In un lungo articolo su La Gazzetta dello Sport Arrigo Sacchi ha analizzato anche le partite di Juventus e Inter in Champions League.

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Manca sempre meno all’inizio della Champions League 2021/22. Partite spettacolari, scontri avvincenti e tanti campioni in campo. Juventus, Inter, Atalanta e Milan sono pronte a combattere nella massima competizione europea.

In un lungo articolo su La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha analizzato le prime partite delle italiane. Sull’impegno dei bianconeri contro il Malmoe, l’ex allenatore ha rivelato: La Juventus di Allegri avrebbe sulla carta il compito più facile ma l’attuale situazione potrebbe far temere anche la partita contro il Malmoe. Max dovrà dar fondo a tutta la sua esperienza e capacità affidandosi a chi vede più in forma e mostrano più generosità e voglia di giocare. Già una volta gli riuscì di ripartire e vincere con una falsa partenza, conosce già la strada per venirne fuori. In ogni caso sarà importante l’aiuto e la tranquillità del club così come un’autocritica da parte dei calciatori. Però che tutti si ricordino che il calcio di oggi richiede prima di tutto: volontà e intelligenza collettiva”.

Poi passando ai nerazzurri campioni d’Italia, Sacchi ha aggiunto: L’Inter di Inzaghi se la vedrà con il Real Madrid di Carlo Ancelotti, che è storicamente approssimativo in difesa, mentre è fortissimo nel possesso palla e nella fase di attacco. I blancos hanno affinato negli anni sicurezze tecniche e di possesso. Individualmente hanno campioni come Benzema e giovani interessanti come Vinicius, anche loro sono molto più bravi ad attaccare che a difendere. Con Carlo saranno migliorati ma rimane sempre il loro limite pur con il gran lavoro di Casemiro. Se Inzaghi dovesse tenere tre difensori per il solo Benzema, sarebbe come regalare due giocatori agli avversari e consentirgli quindi più soluzioni di gioco. Il coraggio, l’organizzazione, il pressing e i raddoppi saranno determinanti. Nel caso in cui si sperasse solo nel contropiede e in una difesa a oltranza, diminuirebbero anche l’autostima”.

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