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In un’intervista al Corriere della Sera, l’ex arbitro Calvarese ha parlato delle sue dimissioni. Sono legate allo scandalo di Juventus-Inter? “La mia decisione con quel match non c’entra, è determinata da altri elementi. C’era la possibilità di proseguire come arbitro e non solo come Var, ma ho scelto di lasciare per la mia azienda. È stata una decisione sofferta, ma l’ho presa per seguire da vicino la mia azienda di integratori. Vorremmo lavorare con squadre professionistiche e la scelta di dimettermi è stata l’unica percorribile per non incorrere in eventuali conflitti d’interesse. Le polemiche fanno parte del gioco, il clamore mediatico di certe gare amplifica le decisioni. La gestione di Juventus-Inter poteva essere fatta meglio e me ne rammarico, ma non mi fate entrare negli episodi specifici, generebbero ulteriori discussioni che potrebbero essere strumentalizzate, da una o dall’altra squadra o da terzi”.
Ora per l’ex-arbitro ha inizio una nuova fase della propria carriera, da commentatore nel nuovo team di Amazon Prime Video: “Avrei potuto fare un altro anno, Amazon è arrivata dopo. Mi ha preso in contropiede, ma è un’opportunità stimolante. Mi mancherà l’adrenalina del campo. Amazon Prime ha un grande progetto, avrò una Var Room simile a quella degli arbitri e potrò comunicare con i telecronisti su episodi importanti: sarà un esperimento innovativo“.
La Var, un bene o un male per il mondo del calcio? “La Var è uno degli aiuti più validi, fino a quando è tecnologia al 100 per cento è risolutiva: sul fuorigioco è facile; sul rigore entra la soggettività ed è più complesso e lì si può discutere“. Chiosa finale sul miglior arbitro attualmente in circolazione: “Il miglior arbitro è la “squadra” degli arbitri, come ha rimarcato il nuovo designatore Gianluca Rocchi. Mancini durante gli Europei ha detto: con i singoli si vince la partita, con la squadra il campionato. È un concetto che sposo. A livello europeo dico Kuipers“.