Succede di tutto all’Allianz Stadium nell’andata delle semifinali di Coppa Italia. Due gol, uno a testa per uno Juventus-Inter elettrico segnato dai gol di Cuadrado e Lukaku e tre espulsioni, dei due protagonisti ed Handanovic.
1-1 e tutto rimandato alla sfida di ritorno del 26 aprile. Al termine della sfida Massimiliano Allegri è intervenuto ai microfoni di Mediaset per analizzare la prestazione. Queste le parole del tecnico bianconero.
“Non so cosa sia successo alla fine con Cuadrado, ero già andato dentro. Credo ci sia stata qualche espulsione ma niente di che: un po’ di confusione al termine di una gara equilibrata. Sapevamo delle difficoltà della partita e, nonostante l’Inter venisse da un periodo di difficoltà, è sempre l’Inter. E l’ha dimostrato anche stasera. Noi abbiamo finito la gara in crescendo, velocizzando l’azione e con presenze in area. Dispiace perché ormai la partita era finito, bisognava essere più svelti nell’uscita. Poi c’è stata questa ingenuità ma il pareggio è il risultato giusto, fa parte del calcio. La squadra è in buona condizione, dispiace perché era una situazione evitabile a pochi secondi dalla fine.
Durante la sosta abbiamo lavorato ma la squadra era in una buona condizione fisica e mentale. La squadra è arrabbiata per questo pareggio ma dobbiamo essere bravi ad accettarlo, soprattutto per evitare gli errori fatti oggi. Nel primo tempo eravamo lenti a far circolare il pallone, loro ti rallentavano e ci aspettavano per ripartire. Nel secondo tempo abbiamo messo un po’ più di pressione e le sensazioni erano buone. Poi nel calcio succede anche questo.
Dusan ha fatto una buona gara, Angel è straordinario nel raccordare il gioco. Poi bisogna riempire meglio l’area. Una volta che è entrato Chiesa abbiamo usato un po’ più gli esterni creando situazioni, ma la prima importante l’ha avuta Angel. A un certo punto devo cambiare per mettere gente fresca perché la partita era abbastanza bloccata. Chiesa poteva spaccarla.
Angel sarà stato anche arrabbiato perché l’ho tolto ma devo fare le sostituzioni in base all’andamento della gara. Ha giocato 65 minuti ed era tanto che non giocava ed è tornato dalla nazionale. L’ho tolto perché avevo bisogno di un calciatore che strappasse un po’ di più e che fosse più presente in area.
Federico sta crescendo di condizione, il dolore al tendine è diminuito. Oggi è entrato meglio e ha finito la partita, sono contento. Oggi vedevo che in 40 presenze prima di oggi ha giocato 900 minuti: è normale che la condizione, l’aspetto psicologico si sia fermato… ci vuole un po’ di tempo ma è normale. Credo che da quando è rientrato gli serviranno questi mesi per rientrare in condizione. L’anno prossimo sarà molto pià pronto fisicamente e mentalmente”.
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