Si è aperta una settimana cruciale e decisiva per la Juventus in merito all’inchiesta Prisma. Questa mattina a Torino si è tenuta l’udienza preliminare che vede coinvolta la società bianconera e 12 dirigenti, tra cui Agnelli, Nedved, Paratici e Arrivabene. La prima udienza ha emesso un rinvio a giudizio, come riferito ai microfoni di Sky Sport dal Pm Gianoglio. “Ci sarà un rinvio, la sospensione è stata decisa dal giudice solo per scrivere il provvedimento“.
Tutto sarà quindi rimandato a giudizio il prossimo 10 maggio 2023, come stabilito dal tribunale. In quell’occasione sarà discusso anche il tema della competenza territoriale, sollevato dai legali bianconeri. Il Gup sarà quindi chiamato ad esprimersi, su richiesta della difesa, per un eventuale spostamento della sede del processo o a Roma o a Milano, sede della borsa, essendo la Juve un club quotato in borsa. Accolta la richiesta bianconera della Juventus come responsabile di parte civile. Essa però andrà discussa in udienza. La Consob si è costituita parte civile, così come una trentina di azionisti della Juventus, al contrario di Figc ed Erario.
L’udienza preliminare è solo la prima tappa, rinviata al 10 maggio per quanto concerne l’inchiesta Prisma. Per ciò che attiene, invece, alla giustizia sportiva la data fondamentale sarà il 19 aprile, giorno in cui il Collegio di Garanzia del Coni si esprimerà in merito al ricorso chiesto dal club per la penalizzazione dei -15 punti in classifica.