Commisso contro Juventus e Inter: "Perchè loro possono e noi no?"

Commisso contro Juventus e Inter: “Perchè loro possono e noi no?”

Rocco Commisso
Il presidente della Fiorentina ha mosso una pesante critica nei confronti di Juventus e Inter, accusate di non rispettare i bilanci

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Intervenuto durante la trasmissione “90° minuto” in onda su Raidue, il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ha mosso una pesante accusa: Le regole nel calcio italiano devono essere più trasparenti, la Fiorentina è una società senza debiti, paga gli stipendi regolarmente, non è possibile che ogni 6 mesi porti soldi in Italia per rientrare nell’indice di liquidità, mentre squadre come Juventus e Inter non lo fanno. Non va bene, c’è un senso di falsità in questo calcio. Deve esserci trasparenza nei conti. Invece da quel ho letto le norme non sono state rispettate dalla Juventus che ha 200 milioni di perdite, altri 150. Eppure non mi risulta che abbiano avuto delle penalizzazioni in classifica o sul mercato. Noi paghiamo tutto, non abbiamo debiti. Dobbiamo avere un campionato trasparente dove tutti sono trattati in modo uguale e con regole uguali per tutti“.

Speriamo che la Fiorentina possa un giorno arrivare ai livelli delle squadre di Percassi, Lotito e De Laurentiis, tre presidenti che hanno fatto un ottimo lavoro comprando le società in fallimento o quasi – Ha continuato il presidente viola –. Io ho acquistato il mio club a prezzo pieno e ci ho investito finora 350 milioni”. Il progetto della nuova Fiorentina sembra essere ambizioso e con l’arrivo di Italiano sta dando ottimi risultati. Nove punti: ben tre vittorie e soltanto una sconfitta, subita fuori casa, in dieci uomini contro la fortissima Roma di Mourinho. Un inizio di stagione di altissimo livello per i viola, trascinati da uno straordinario Dusan Vlahovic.

Sul rinnovo di del giovane attaccante serbo, il presidente della Fiorentina si è detto fiducioso: Abbiamo un buonissimo rapporto con lui e la sua famiglia, sa che voglio il suo bene e che qui è trattato in modo eccellente. Hanno la nostra proposta, aspettiamo il suo procuratore. Speriamo di arrivare all’accordo prima che io torni in America“.

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