Nel posticipo domenicale della trentunesima giornata, la Juventus affronta la Fiorentina, in una partita importante per entrambe le squadre, alla ricerca di ambizioni europee. I bianconeri, che cercano una conferma dopo il successo in Coppa Italia, si schierano con il solito vestito tattico, il 3-5-2; in difesa ci saranno Gatti, Bremer e Danilo, con Cambiaso e Kostic sugli esterni. A centrocampo spazio a Locatelli in regia, con McKennie e Rabiot ai suoi lati, mentre in avanti i due ex Chiesa e Vlahovic proveranno a far male alla viola. Ospiti che si schierano con il 4-2-3-1, con Bonaventura a supporto di Belotti, aiutati da Gonzalez e Kouamè. In mediana c’è l’ex Mandragora, insieme a Bonaventura.
Pronti-via ed i bianconeri si vedono annullare subito due gol; prima McKennie e poi Gatti esultano, ma rimane soltanto l’urlo strozzato in gol per lo statunitense e per l’ex Frosinone. Lo stesso difensore, però, sigla il vantaggio a metà del primo tempo, con un tap-in dopo il palo colpito da Bremer su sviluppi da calcio d’angolo. La Vecchia Signora trova anche il bis, ma anche questa volta ci si mette di mezzo l’arbitro, che annulla la rete di Vlahovic per fuorigioco, abile a mettere in rete un preciso passaggio di McKennie.
Nella ripresa non ci sono molte occasioni nitide, soltanto chances potenziale, come quella di Yildiz, entrato al posto di Chiesa, che viene fermato da Bonaventura, dopo essersi involato verso la porta. Sul finale la Fiorentina si rifà viva, colpendo prima la traversa con Nico Gonzalez, che centra il legno dopo il tocco decisivo di Szczesny, e poi con Beltran, che calcia verso la porta, ma il suo tiro viene deviato da Nzola.