di Mattia Cinelli
Il dilemma nelle ultime ore è sempre questo: Allegri sì o Allegri no. I partiti sono due, anche se uno stravince sull’altro. Sono rimasti infatti pochi i sostenitori dell’ex allenatore di Milan e Sassuolo, specialmente dopo gli ultimi deludenti risultati. I problemi sono tanti, e dopo quasi un anno e mezzo del secondo mandato allegriano i miglioramenti non si vedono, anzi. In altre circostanze l’esonero sarebbe già stato preso in considerazione da un pezzo, ma le parole di Arrivabene, “Lo paghi tu l’altro”, inducono ad un ragionamento più profondo nel mondo Juventus.
Allegri, tornato a Torino nell’estate del 2021, ha firmato un contratto quadriennale da nove milioni annui, tra parte fissa e bonus, un ingaggio da top. Esonerandolo adesso i bianconeri dovrebbero garantire al mister ancora due anni e mezzo di stipendio, materialmente quasi 25 milioni, 50 lordi. Una follia economica per la Vecchia Signora, senza considerare la spesa per il nuovo tecnico.
Madama invece versa in condizioni finanziarie non proprio brillanti, tant’è che qualche tempo fa la Juventus ha dovuto firmare con la UEFA un settlement agreement, per risanare il bilancio, in rosso di oltre 200 milioni nell’ultimo report. Ecco perché l’esonero di Allegri, a meno che di sorprese clamorose, è da ritenersi, ad oggi, alquanto improbabile.
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