Tre moduli e poche certezze: la Juventus è alla ricerca di un identità

Tre moduli e poche certezze: la Juventus è alla ricerca di un identità

Allegri stravolge la Juventus, sperimenta e cambia tutto. Dopo due risultati negativi, ora è però il momento delle certezze.

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Massimiliano Allegri è uno sperimentatore e alla Juventus lo sanno bene. Il tecnico toscano ama i giocatori duttili, in grado di giocare in più posizioni in mezzo al campo, così da poter cambiare l’assetto della squadra a seconda delle necessità. Dopo un inizio al di sotto delle aspettative e l’addio di Ronaldo, però, la Juventus ha assolutamente bisogno di ritrovare immediatamente tutte le certezze. Ben vengano gli esperimenti, ma non ora. Settimana scorsa contro l’Udinese i bianconeri sono scesi in campo con un 4-4-2, diventato poi un 3-5-2 nel secondo tempo. Ieri invece Allegri ha schierato i suoi con un 4-3-1-2 nel primo tempo, per poi cambiare tutto e tornare ad un 4-3-3. Due partite, quattro moduli.

La Juventus in questo momento deve trovare una sua identità calcistica, puntare su un modulo e capire al meglio i suoi schemi. Cambiare continuamente è utile a disorientare l’avversario, fintanto non disorienta anche se stessi. Al ritorno dalla pausa per le nazionali Allegri dovrà avere le idee chiare in testa e puntare tutto su una sola formazione. Fondamentale in questo senso sarà Manuel Locatelli, acquistato proprio con il compito di diventare l’equilibratore in mezzo al campo. Il suo innesto potrebbe essere l’ago della bilancia bianconera.

Non solo moduli, ma anche posizioni in campo, Allegri ha stravolto tutto. Durante il precampionato il nuovo allenatore bianconero ha deciso di provare Bernardeschi mezzala e Ramsey play davanti alla difesa. La prima si è rivelata una scelta azzeccata, la seconda molto meno. Ieri invece, visto l’infortunio di Ramsey, è stato Danilo a giocare mediano, anche qui con scarsi risultati. Ma ieri la vera sorpresa è stata McKennie, schierato nel primo tempo come trequartista dietro a due punte (Dybala e Chiesa). L’americano è diventato un vero e proprio oggetto del mistero: ad inizio estate sembrava dover essere un pupillo di Max, poi che sarebbe stato venduto. Quel che è certo è che la prestazione contro l’Empoli dell’ex Schalke è stata tra le peggiori in campo. Anche in questo caso esperimento fallito, è tempo di tornare alle certezze.

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