Chiuse le indagini: la Juve trema
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Non c’è tregua in casa Juventus. In una stagione che può ancora regalare diverse soddisfazione sul campo alla squadra di Allegri, pesa come un macigno l’inchiesta che ha coinvolto la società bianconera. È notizia recente come il procuratore federale Giuseppe Chinè abbia chiuso le indagini per quanto riguarda il filone su “manovre stipendi, partnership e agenti”. E ciò che emerge è un’accusa pesante per la società bianconera.
Violazione del principio di lealtà sportiva. È questo che il procuratore Chinè contesta alla Juventus. Un’accusa pesante quella che emerge dall’inchiesta del procuratore dopo aver analizzato quanto raccolto dalla Procura della Repubblica di Torino. Alla società bianconera vengono infatti contestate irregolarità nei bilanci del 2020 e del 2021. La Juve avrebbe messo a bilancio risparmi per circa 90 milioni di euro in base ad accordi con i tesserati (rinuncia a quattro mensilità). Ma allo stesso tempo il gruppo squadra avrebbe firmato un accordo segreto che di fatto rendeva vana la rinuncia a tre delle quattro mensilità in questione. E proprio questo sarebbe il problema.
I tagli sugli stipendi, infatti, in questo modo sarebbero di fatto fittizi. A maggior ragione perché la stessa società bianconera avrebbe omesso poi di notificare la propria posizione debitoria. La Juventus, tuttavia, ritiene che non ci fosse la certezza dell’obbligo di corrispondere la quota ancora da versare. Una situazione ingarbugliata, dalla quale la Vecchia Signora spera di uscire senza alcuna penalizzazione. Anche la nuova dirigenza infatti continua a ribadire la assoluta non colpevolezza dei bianconeri. In attesa di risposte da parte della giustizia, allora, andiamo a vedere quali sono i rischi per la Juve <<<
Cosa rischia la Juve
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Inutile girarci intorno. I rischi per la Juventus non mancano. Se l’impianto accusatorio della Procura Federale dovesse essere ritenuto solido, infatti, i rischi per i bianconeri sarebbero quelli esplicitati nel Codice di Giustizia Sportiva. E, ovviamente, andrebbero scissi tra società e dirigenti. Ma entriamo nel dettaglio.
Per quanto riguarda la Juventus, i rischi sarebbero quelli di un’ammonizione, un’ammenda, un’ammenda con diffida o, addirittura, una penalizzazione. Questa potrebbe essere di uno o più punti in classifica. E dovrebbe necessariamente influire sul campionato in corso. In caso contrario, sarebbe da scontare nella stagione seguente. Potrebbe quindi comportare il mancato accesso alle coppe europee o, in caso estremo, addirittura a una retrocessione della Juventus.
Dirigenti e calciatori sono invece punibili anche se non più tesserati. E per loro potrebbero arrivare squalifiche sia in ambito FIGC che UEFA e FIFA. Potrebbe inoltre arrivare anche il divieto temporaneo di accedere agi impianti sportivi. Così come l’inibizione a svolgere cariche federali. I dirigenti in questione potrebbero quindi svolgere soltanto “attività amministrativa nell’ambito delle proprie società”. Tale inibizione potrebbe durare al massimo cinque anni, salvo decisioni dovute a particolare gravità che potrebbero portare alla “preclusione alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della FIGC”. Quello che accadrà lo staremo a vedere. Nel frattempo, noi siamo fiduciosi. In tutto questo occhio perché è arrivata una notizia bomba sul mercato della Juventus <<<