di Flavio Zane
Le ultime partite della Juventus hanno un sottile filo conduttore. Se non nel raggiungimento dei pieni risultati, quantomeno sull’incremento di pericolosità della squadra. Infatti sia il Cagliari, che la Lazio, per finire con il Milan, hanno avuto da che soffrire quando la Juventus, nel corso dei secondi tempi, ha scelto di disporsi a tridente. Una soluzione, quella messa in pratica da mister Massimiliano Allegri, complice anche l’apporto troppo poco efficace degli esterni del centrocampo. Invece, la crescita della condizione di Federico Chiesa e un Kenan Yildiz sempre più a suo agio, starebbero convincendo l’allenatore a credere sempre più a questa soluzione.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. In particolare contro Cagliari e Lazio, il passaggio dal classico 3-5-2 allegriano, a un più spregiudicato 3-4-3, ha permesso alla Juventus di agguantare i sardi, davanti di due gol, e siglare il gol qualificazione contro i biancocelesti. Contro il Milan, solo uno Sportiello in stato di grazia ha impedito ai bianconeri di portare a casa l’intera posta dall’ingresso di Chiesa e il passaggio di modulo. Ecco perché, nonostante la storica preferenza dell’allenatore della Juventus per uno storicamente vincente attacco a due, la sensazione che il centrocampo possa sostenere il tridente crescerebbe sempre di più. Una situazione che poi potrebbe diventare sempre più probabile con un eventuale addio. Il più chiacchierato successore di Allegri sarebbe infatti Thiago Motta, il quale ha il Bologna sta meravigliando tutti giocando appunto con il 4-3-3.
Il passaggio sempre più auspicabile al tridente, permetterebbe inoltre di sfruttare quelle che sembrano ad oggi le principali forze bianconere. In primis, la valorizzazione del più grande giocatore, a livello di talento, della Juventus e della Nazionale italiana. Di fronte a un modulo adeguato alle sue caratteristiche, il suo futuro alla Vecchia Signora potrebbe non fermarsi a questa estate. Il raggiungimento di un accordo per il rinnovo di contratto divenire più semplice. In secondo luogo, significherebbe valorizzare al massimo il meglio che la linea verde della Juventus starebbe oggi offrendo. In primo luogo Kenan Yildiz che, nonostante la giovane età, avrebbe già dato ampi saggi del suo talento. Giorno per giorno, il gioiello turco si starebbe adattando al gioco della Juventus, dimostrando di essere già all’altezza del peso della maglia. Poi ci sarebbe quel Matias Soulè, stella del Frosinone in prestito dalla Juve. Su di lui ci sarebbero gli occhi di mezza Premier League e non solo. Allo stesso tempo, la Juventus avrebbe anche altri pezzi grossi da sacrificare al suo posto. Inoltre, presentarsi con quei tre tenori, permetterebbe a una piazza bisognosa di ritrovare certezze di ritrovare l’entusiasmo necessario, rappresentando le basi da cui costruire una squadra piena di ambizione.
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