Finita la stagione di Serie A è tempo di bilanci. A provare in questo compito è stato il giornalista Calamai durante la sua rubrica Penna e Calamai a TMW Radio. Tra le squadre sotto la lente di ingrandimento non poteva mancare la Juventus di Massimiliano Allegri. La squadra bianconera ha vissuto una delle stagioni più anomale della sua storia, concludendo sul campo senza aver portato in bacheca nessun trofeo. L’astinenza a nuovi titoli si allunga dunque a due anni: una stranezza per la Vecchia Signora, il club più vincente d’Italia. Dall’altro canto, nonostante le difficoltà e penalizzazione a parte la Juve avrebbe chiuso al 3° posto in campionato, alla pari dell’Inter. Raggiungendo inoltre la semifinale di Europa League oltre che quella di Coppa Italia.
Juventus non sufficiente
Per Luca Calamai il bicchiere della Juventus sarebbe comunque mezzo vuoto. Ecco il voto del giornalista ai bianconeri: “Nessuna sufficienza alla Juventus, anche se la penalizzazione incide in modo importante. Quattro a Pogba e cinque a Vlahovic“. Poco più alto il voto dell’Inter che ha chiuso a pari punti della Juve, ma ha già conquistato la finale di Champions League, oltre che vinto la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana. Sui nerazzurri ha detto: “l’Inter prende sei, ha una rosa forte ma non è mai riuscito a esprimersi ad alti livelli. Sei anche a Inzaghi, che si gioca tutto nelle partite secche ma nel campionato ha faticato. E’ un uomo da classiche, l’Inter però valeva molto di più”. Molti più alti i voti alla Lazio, che in campionato a concluso al 2° posto, ma è uscita prematuramente dall’Europa: “Otto alla Lazio, che dopo il Napoli è la squadra che ha fatto meglio anche come qualità di gioco. Otto e mezzo a Sarri, era dai tempi di Napoli che non si vedeva la mano su una sua squadra”.
Le altre di Calamai
Infine, ecco il giudizio su Napoli, Milan e le altre di Calamai: “Voto nove per i partenopei. Voti alti per Giuntoli, che ha costruito una grande squadra che era una scommessa. Sei al Milan e sei meno meno a Pioli. E’ vero che non si possono fare sempre miracoli, ma ho visto poco quest’anno. Maldini cinque per la campagna acquisti. Nove a Ibrahimovic per quanto ci ha fatto divertire in campo e fuori. Sei alla Roma e a Mourinho. E’ mancato il titulo, con tanti alibi però. Sette a Bologna e Monza, che non faranno le coppe ma hanno fatto un bellissimo campionato. Sette e mezzo a Motta, che ora mette Saputo nelle condizioni di dire cosa vuole fare. Sette e mezzo a Palladino, tecnico bravissimo. Il Monza potrebbe diventare il Chelsea italiano. Sei alla Fiorentina, perché l’ottavo posto è il minimo sindacale, Sei e mezzo ad Italiano che ha dato comunque un’identità alla squadra. Cinque e mezzo al Torino, che aveva solo il campionato e aveva semi importanti ma non è riuscita a farli crescere”.