Dopo sei giornate di Serie A e molti risultati deludenti, Massimiliano Allegri non è ancora riuscito a trovare la formazione tipo per la sua Juventus. Tanti, tantissimi cambi, sinonimo di un allenatore ancora alla ricerca della squadra perfetta. Ormai sembra chiaro a tutti che alcuni giocatori sono fondamentali negli schemi bianconeri, ma gli altri, invece, non hanno ancora dato le risposte adeguate. Max li ha cambiati tutti, provando giocatori e moduli differenti. Se come sembra contro la Sampdoria giocherà Perin in porta, il tecnico della Juventus avrà letteralmente cambiato almeno una volta ogni giocatore.
La rosa della Juventus è lunga e piena di talento, e già lo scorso anno Andrea Pirlo aveva trovato difficoltà nel schierare in campo la formazione migliore. Il detto dice che “a volta il troppo stroppia”, e per assurdo sembra quasi che i bianconeri siano “troppo”. Chiesa, Dybala e pochi altri sono imprescindibili, mentre negli altri ruoli diversi giocatori, tutti dello stesso livello, si contendono le restanti maglie da titolare. Bentancur o Rabiot? Morata o Kean? de Ligt o Chiellini? Per non parlare di McKennie, Bernardeschi e Danilo, tutti possibili titolari.
Ora come non mai, però, la Juventus avrebbe disperato bisogno di certezze, di stabilità. In questo inizio di stagione ai bianconeri è mancata un’identità, un’idea di gioco ben delineata. Prendiamo come esempio il Torino di Ivan Juric: nelle prime giornate l’allenatore croato ha perso diverse partite, ma ha cercato fin da subito di impostare il suo gioco. I risultati si sono visti, e ora i “cugini granata” sono tra le rivelazioni di questo campionato. E la Juventus? Tanti moduli, tanti giocatori e pochi risultati. Massimiliano Allegri dovrà trovare nel minor tempo possibile una quadra, così da poter far tornare i bianconeri in alto, dove meritano di essere. Ora testa all’importantissima partita contro la Sampdoria: vietato sbagliare.