di Flavio Zane
In casa Juventus ormai non si parla d’altro. Il futuro di Massimiliano Allegri è il tema focale di qualsiasi discussione riguardante il mondo bianconero. Da una parte chi difende a spada tratta il tecnico livornese. Dall’altra chi crede che Allegri sia la causa principale delle difficoltà della Juventus. Il popolo bianconero spinge da oltre un anno per un cambiamento, vorrebbe una ventata d’aria fresca nel gioco e nelle idee di una Juve troppo “antica”. Una squadra imprigionata nel pragmatismo allegriano, quel “cortomuso” che non fa più breccia nei cuori dei tifosi juventini. Il rapporto tra la Juve e Allegri sembra avere una data di scadenza fissata per il 30 giugno 2024, nonostante abbia il contratto fino al 2025. La sensazione è che al termine della stagione ci sarà l’addio, o tramite esonero o tramite dimissioni dello stesso Allegri. Chi sono però i possibili candidati per il dopo Allegri?
La prima ipotesi è la più suggestiva e rappresenta una totale rottura con l’attuale filosofia bianconera porta a Roberto De Zerbi. L’ex Sassuolo sta conquistando tutti al Brighton, ma già dai tempi di Reggio Emilia era finito nel mirino di Cristiano Giuntoli. Idee, voglia di dominare il gioco e palleggiare in faccia a qualsiasi avversario. Con queste basi si potrebbe costruire la nuova Juventus. Chi verrebbe valorizzato di più dell’attuale rosa? Sicuramente i centrocampisti tecnici, da Locatelli (già allenato da De Zerbi al Sassuolo) fino a Fagioli, perfetto nel ruolo “ibrido” di interno/trequartista a centrocampo. Giocatori come Cambiaso e Weah potrebbero crescere ancor di più, così come Chiesa visti i numeri straordinari degli esterni allenati da De Zerbi (Berardi prima e Mitoma ora al Brighton). A livello difensivo Danilo rimarrebbe il leader vista anche la sua qualità “brasiliana” in fase di palleggio, mentre in attacco Vlahovic sarebbe il finalizzatore di un gioco che, però, non sembra valorizza il centravanti. Attenzione anche ai talenti della Next Gen, da Soulé che sta facendo benissimo a Frosinone a Yildiz e Huijsen, perfetti per qualità e caratteristiche nel gioco di De Zerbi. Ma andiamo avanti con gli altri nomi.
La principale alternativa porterebbe al ritorno a Torino di Antonio Conte. L’ex tecnico del Tottenham dovrebbe prima riconquistare la fiducia e l’amore del popolo bianconero dopo il tradimento di qualche anno fa, decidendo di andare nella Milano nerazzurra. Passato lo scetticismo iniziale, servirà una rivoluzione nella rosa. A livello di sistema di gioco si darebbe continuità al 3-5-2, ma serviranno cambiamenti drastici. I primi in difesa, dove Conte costruisce il suo gioco e le sue fortune. Si ripartirebbe da Danilo, ma per Bremer, Gatti e gli altri difensori si dovranno fare diverse valutazioni. Per il resto Conte può lavorare già con l’attuale rosa, anche se difficilmente accetterà senza garanzie importanti sul fronte mercato. E allora, andiamo avanti.
La terza opzione porta in Ligue 1, lì dove Francesco Farioli a soli 34 anni sta stupendo con il suo Nizza. Dopo l’avventura in Turchia Farioli ha deciso di fare il salto in uno dei principali campionati europei e i risultati gli danno ragione. Il Nizza gioca un calcio moderno, aggressivo e che mette in difficoltà qualsiasi avversario. Emblematico il successo ottenuto al Parco dei Principi contro il Paris Saint Germain di Luis Enrique per 3-2 nonostante la doppietta del mostro Mbappé. Con Farioli si può ragionare su un progetto più a lungo termine, che però non contempli nell’immediato il ritorno alla vittoria. Un progetto estremamente ambizioso, ma anche ad alto rischio fallimento. Attenzione anche alle voci di mercato legate al Nizza, lì dove gioca Khepren Thuram, fratello del Marcus nerazzurro e figlio dell’ex bianconero Lilian. E ora, vi sveliamo quello che pensiamo e sappiamo noi.
Analizzate le tre ipotesi, il profilo che darebbe maggior risalto al progetto bianconero è senza dubbio quello di Roberto De Zerbi. Farioli rappresenta un azzardo che, ad oggi, la Juve non può permettersi. Il nome di Conte stuzzica, ma se l’obiettivo è quello di rivoluzionare il gioco della Juve forse non è il profilo migliore. Con De Zerbi si arriverebbe a quel progetto tecnico che alla Juve viene ricercato da anni, fin dall’arrivo di Sarri nel 2019. La rosa di quest’anno però è sicuramente più malleabile della Juventus di quasi cinque anni fa e De Zerbi avrebbe un margine di manovra mai avuto da Sarri. Il vero problema sarà liberare De Zerbi dal Brighton, società durissima che lo scorso anno si è fatta pagare 23 milioni dal Chelsea per liberare Potter. Nel contratto che lega De Zerbi agli inglesi c’è una clausola rescissoria da 13 milioni di euro. Detto questo – parlando di Juventus – attenzione: poco fa è arrivato un annuncio improvviso su Federico Chiesa <<<
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