Intervistato per Tuttosport, Dino Zoff ha parlato della campagna rafforzamento della Juventus. Ecco le sue parole: “È stato un mercato frizzante, sono arrivati nomi importanti e le aspettative sono cresciute. Adesso, i volti nuovi dovranno essere giudicati in campo: finora si sono visti troppo poco per trarre delle indicazioni. E questo, in qualche modo, depone a favore del lavoro di Thiago Motta: gli spunti più intriganti, finora, sono arrivati da chi già era in organico lo scorso anno, a riprova della bontà del suo operato in estate”.
Zoff su Di Gregorio e Szczesny
Inoltre, lo storico portiere bianconero si è espresso sulla girandola tra i pali che ha visto l’ingresso di Michele Di Gregorio e l’uscita di Wojciech Szczesny: “Mi ha fatto un’ottima impressione a Monza, negli ultimi due anni, quindi per me è un grande sì. La base tecnica c’è, la gavetta alle spalle anche. Gli manca esperienza europea? Non mi preoccupa, il portiere in questo senso è un ruolo a sé: le conclusioni difficili le ricevi in Serie B come in Serie A. Se si è bravi tra i pali, lo si è in tutte le categorie. Invece, l’addio di Szczesny mi ha molto sorpreso. Il polacco ancora lo scorso anno si era dimostrato estremamente affidabile, non pensavo che la società fosse disposta a rinunciare a lui e a voltare pagina in porta. Mentre mi hanno sorpreso meno le successive decisioni personali. Strano ritirarsi a 34 anni? Ma no, non per forza. Szczesny era ancora in grado di competere ai massimi livelli, per quanto mi riguarda, ma è inevitabile che poi subentrino altre valutazioni: dipende da cosa uno sente dentro, dalle questioni familiari. La necessità di cambiare improvvisamente ambiente può aver inciso sulla decisione”.