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Evidentemente la vittoria in Youth League della Juventus Under 19 deve essere stata veramente di buon auspicio. I bianconeri di Massimiliano Allegri, infatti, hanno vinto contro lo Zenit per 4 a 2, proprio come i giovani juventini di Lamberto Zauli. Coincidenze? Molto probabilmente sì, ma a noi piace pensare che ci sia un qualche tipo di collegamento. Ieri sera la Juventus ha giocato la miglior partita in questo inizio di stagione (e viste le altre prestazioni non è che ci volesse tanto). Per la prima volta i bianconeri sono sembrati una vera e propria squadra, forti in tutti i reparti, uniti e con la giusta mentalità. L’autogol di Bonucci avrebbe potuto far crollare il sogno bianconero, ma la Juventus non si è arresa, ha rialzato la testa e ha meritatamente portato a casa i tre punti.
Prestazione da incorniciare per la formazione di Massimiliano Allegri, che rispetto alle uscite precedenti è sembrata tutta un’altra squadra. In Champions League la Juventus sembra trasformarsi, tornando ad essere quella forte e vincente delle passate stagioni. Una sorta di Dr Jekyll e Mr Hyde. Cosa cambia in Europa? Innanzitutto la mentalità e l’approccio alla partita, e in secondo luogo ieri sono cambiati gli interpreti. Max ha infatti schierato una squadra spiccatamente offensiva, con ben quattro attaccanti in campo, tre dei quali sono andati a segno. A centrocampo al fianco di Locatelli è stato inserito McKennie, centrocampista dal grande inserimento e fiuto per il gol (per lui una traversa). Insomma, una squadra che voleva vincere a tutti i costi, anche a costo di scoprirsi un po’.
E dovrebbe essere questa la chiave di tutte le partite bianconere, non solo in Champions League. In campionato la Juventus ha una mentalità troppo difensiva, che le impedisce di scardinare le difese avversarie. Se non si riesce a segnare è difficile, molto difficile vincere le partite.