[fncvideo id=690686 autoplay=true]
In vista della sfida di domani della Juve Women contro il Lione, il club bianconero ha voluto ripercorrere il percorso che ha portato fin qui le ragazze di Joe Montemurro: “Sogno. La parola che più frequentemente si associa al cammino della Juve nella Women’s Champions League: una squadra che in pochi anni ha saputo arrivare a essere fra le top 8 del calcio europeo e che non ha alcuna intenzione di fermarsi.
I PRIMI PASSI
Le bianconere esordiscono alla grande, il 18 agosto a Vinovo, sommergendo di reti il Kamenica Sasa: 12-0 (Caruso 3′, 12′, 76′, Rosucci 18′, Girelli 45’+2, 56′, Bonansea 51′, Zamanian 59′, Stašková 64′, 84′, 90′, Bonfantini 90’+2) Successo bissato, 3 giorni dopo, contro il St. Polten, sempre a Vinovo: 4-1 lo score, con 2 reti di Bonansea e gol di Girelli e Hurtig. E si arriva ai playoff per l’accesso alla fase a gironi. Questa volta la sfida è doppia, andata e ritorno, contro le albanesi del Vllaznia. All’andata le Campionesse d’Italia passano 2-0 in trasferta (Girelli-Hurtig), al ritorno un gol di Staskova blinda l’accesso alla seconda parte della competizione. Quella che regalerà un’emozione dietro l’altra.
INIZIA IL SOGNO
La prima partita della fase a gironi della Juve è in Svizzera, contro il Servette. Uno 0-3 che lancia la Juve, che si presenta a una sfida storica, magica, contro il Chelsea all’Allianz Stadium. Una sfida che si accompagna al tema di tutta questa parte della stagione per la Juve: il sogno. Support the Dream. Si gioca all’Allianz Stadium, come si farà d’ora in poi per tutta la competizione, c’è tanta gente, c’è una partita affascinante contro un top club europeo. Che a Torino passa, per 1-2, ma senza minimamente fiaccare le ambizioni della Juve.
Già. Il 9 novembre all’Allianz Stadium arriva un’altra grande europea: il Wolfsburg. E qui si capisce che le bianconere hanno tutto, tranne che l’intenzione di mollare. Avanti con Girelli al 22′, le ragazze di Coach Montemurro vengono riprese e superate, ma restano con la testa e con i piedi saldamente nella competizione, perchè a tempo quasi scaduto Cristiana la riprende ancora. Quattro punti nella prima parte della fase a gironi.
E non abbiamo ancora visto niente… Il capolavoro assoluto della Juve arriva proprio nella gara di ritorno, poche settimane dopo, in Germania. La Juve è semplicemente pazzesca, gioca un match maturo, da grande del calcio europeo, e nella ripresa con un’autorete e un gol di Staskova allo scadere confeziona uno 0-2 che manda in estasi tutti: giocatrici, staff, tifosi.
Adesso la storia cambia. La strada, cambia. La Juve non deve sprecare quanto di buono costruito fino a ora: non bisogna perdere contro il Chelsea a Londra, è difficile, ma le Campionesse d’Italia portano a casa clean sheet e pareggio, per 0-0, che non è utile, è fondamentale. E si arriva il 16 dicembre, all’Allianz Stadium. Il match point. Non serve dire molto, se non le marcatrici: Hurtig, Girelli (2), Bonfantini. E’ storia. Sono i quarti di Finale. E’ magia. Fin qui il campo. Poi, se vogliamo parlare di quello che è accaduto fuori, c’è una cosa che rimane, a ricordo indelebile. Cantare tutti insieme: 3…2…1…”. (juventus.com)