Il percorso che ha portato la Juve Women ad affrontare il Lione

Il percorso che ha portato la Juve Women ad affrontare il Lione

La Juve Women si prepara ad affrontare il Lione. Il club bianconero ha voluto ripercorrere il percorso che ha portato le bianconere fin qui

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In vista della sfida di domani della Juve Women contro il Lione, il club bianconero ha voluto ripercorrere il percorso che ha portato fin qui le ragazze di Joe Montemurro: Sogno. La parola che più frequentemente si associa al cammino della Juve nella Women’s Champions League: una squadra che in pochi anni ha saputo arrivare a essere fra le top 8 del calcio europeo e che non ha alcuna intenzione di fermarsi.

I PRIMI PASSI
Le bianconere esordiscono alla grande, il 18 agosto a Vinovo, sommergendo di reti il Kamenica Sasa: 12-0 (Caruso 3′, 12′, 76′, Rosucci 18′, Girelli 45’+2, 56′, Bonansea 51′, Zamanian 59′, Stašková 64′, 84′, 90′, Bonfantini 90’+2) Successo bissato, 3 giorni dopo, contro il St. Polten, sempre a Vinovo: 4-1 lo score, con 2 reti di Bonansea e gol di Girelli e Hurtig. E si arriva ai playoff per l’accesso alla fase a gironi. Questa volta la sfida è doppia, andata e ritorno, contro le albanesi del Vllaznia. All’andata le Campionesse d’Italia passano 2-0 in trasferta (Girelli-Hurtig), al ritorno un gol di Staskova blinda l’accesso alla seconda parte della competizione. Quella che regalerà un’emozione dietro l’altra.

INIZIA IL SOGNO
La prima partita della fase a gironi della Juve è in Svizzera, contro il Servette. Uno 0-3 che lancia la Juve, che si presenta a una sfida storica, magica, contro il Chelsea all’Allianz Stadium. Una sfida che si accompagna al tema di tutta questa parte della stagione per la Juve: il sogno. Support the Dream. Si gioca all’Allianz Stadium, come si farà d’ora in poi per tutta la competizione, c’è tanta gente, c’è una partita affascinante contro un top club europeo. Che a Torino passa, per 1-2, ma senza minimamente fiaccare le ambizioni della Juve.

Già. Il 9 novembre all’Allianz Stadium arriva un’altra grande europea: il Wolfsburg. E qui si capisce che le bianconere hanno tutto, tranne che l’intenzione di mollare. Avanti con Girelli al 22′, le ragazze di Coach Montemurro vengono riprese e superate, ma restano con la testa e con i piedi saldamente nella competizione, perchè a tempo quasi scaduto Cristiana la riprende ancora. Quattro punti nella prima parte della fase a gironi.

E non abbiamo ancora visto niente… Il capolavoro assoluto della Juve arriva proprio nella gara di ritorno, poche settimane dopo, in Germania. La Juve è semplicemente pazzesca, gioca un match maturo, da grande del calcio europeo, e nella ripresa con un’autorete e un gol di Staskova allo scadere confeziona uno 0-2 che manda in estasi tutti: giocatrici, staff, tifosi.

Adesso la storia cambia. La strada, cambia. La Juve non deve sprecare quanto di buono costruito fino a ora: non bisogna perdere contro il Chelsea a Londra, è difficile, ma le Campionesse d’Italia portano a casa clean sheet e pareggio, per 0-0, che non è utile, è fondamentale. E si arriva il 16 dicembre, all’Allianz Stadium. Il match point. Non serve dire molto, se non le marcatrici: Hurtig, Girelli (2), Bonfantini. E’ storia. Sono i quarti di Finale. E’ magia. Fin qui il campo. Poi, se vogliamo parlare di quello che è accaduto fuori, c’è una cosa che rimane, a ricordo indelebile. Cantare tutti insieme: 3…2…1…”. (juventus.com)

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