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Niente da fare per l’Italia femminile capitana dal difensore della Juve Women Sara Gama, sconfitta in finale dell’Algarve Cup dalla Svezia. Ecco il resoconto della partita pubblicato sul sito ufficiale della Figc: “Le due squadre iniziano la gara in modalità guardinga, attente a non scoprirsi. Gli unici sussulti dei primi minuti sono affidati a un doppio calcio d’angolo dell’Italia che prova a sorprendere la difesa scandinava con la battuta a cercare la soluzione sul primo palo. Al 18’ l’episodio che sblocca il confronto. La pressione azzurra porta al recupero della sfera nella metà campo svedese e Bonansea è brava a trovare il pertugio giusto e a servire Giacinti all’interno dell’area di rigore. L’attaccante della Fiorentina è fredda quanto serve per battere con un preciso sinistro Lindahl per l’1-0 Italia. Ottenuto il vantaggio le ragazze di Milena Bertolini controllano la gara senza rischiare praticamente mai.
La ripresa si apre con un sinistro di Caruso dai 25 metri che chiama Lindahl alla difficile deviazione in corner. Sull’angolo seguente Lenzini a centro area non riesce a sfruttare al meglio la sponda di Gama e in acrobazia manda alto sopra la traversa. I ritmi del secondo tempo si alzano rispetto ai primi 45 minuti di gioco e al 6’ la Svezia va ad un passo dal gol. Su una punizione da posizione laterale, le scandinave colpiscono di testa il montante alla sinistra di Giuliani e sulla ribattuta è provvidenziale la schiena di Di Guglielmo a ribattere il tap-in a colpo sicuro di Schough. La pressione svedese aumenta sempre di più col passare dei minuti, grazie anche ai nuovi innesti decisi dal Ct Gerhardsson. Al 25’ si materializza così il pareggio, con Lenzini che atterra in area di rigore la sua compagna di squadra alla Juventus, Hurtig. Dagli undici metri Seger non sbaglia per l’1-1.
L’Italia trova energie fresche dai cambi decisi da Bertolini, riuscendo ad allentare la pressione avversaria e a sei minuti dal 90’ costruisce su azione d’angolo una clamorosa occasione da gol. La sponda aerea di Girelli supera Lindahl e premia l’inserimento di Caruso. La centrocampista colpisce la sfera con la parte superiore della testa mentre sta ricadendo, centrando la traversa da pochi passi. È l’ultima emozione di una finale che conosce così, come da regolamento, il suo epilogo ai calci di rigore. Dagli undici metri le dieci giocatrici scelte dai due Ct per calciare i rigori sono implacabili e si procede quindi a oltranza. A questo punto il portiere Lindahl prima trasforma il sesto penalty svedese, quindi neutralizza la conclusione dagli undici metri di Serturini, regalando l’Algarve Cup alla propria nazionale”. (figc.it)