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Dalla difesa fino all’attacco, passando per lo stile gioco: nella prima metà di stagione la Juventus ha avuto ben più di qualche problema. Dopo nove anni di dominio assoluto sulla Serie A, ora i bianconeri sono in fase di ricostruzione, alla ricerca della loro identità. A gennaio, però, la dirigenza ha deciso di dare una svolta alla stagione, decidendo di investire con forza sul mercato. Nonostante le problematiche legate al Covid e la situazione economica, la Juventus ha acquistato due pezzi da novanta come Vlahovic e Zakaria, sacrificando Bentancur, Kulusevski e Ramsey.
Contro l’Hellas Verona i due nuovi acquisti si sono immediatamente messi in mostra, trovando subito il gol. Ma le reti, per quanto importanti, sono solo una piccola parte del loro apporto ai bianconeri. L’arrivo di due giocatori così importanti sembra aver dato nuove energie alla squadra, che vuole tornare a far parte di un progetto vincente. Tra tutti, Morata è il giocatore che contro i gialloblu ha dato i segnali più incoraggianti. Con l’arrivo di Vlahovic tutti si sarebbero aspettati la sua panchina, ma Allegri ha deciso invece di schierarlo sulla fascia. Lo spagnolo si è messo al servizio della squadra e senza il peso di dover sorreggere da solo tutto l’attacco ha portato a casa una delle sue migliori prestazioni in maglia bianconera.
Ora a rischiare il posto è Moise Kean, che fin qui non è ancora riuscito a dimostrare il suo valore. Per lui tanti spezzoni di partita, non sempre positivi: 3 gol e 1 assist in 18 presenze in Serie A, troppo poco. Il classe 2000 è arrivato (o meglio tornato) a Torino in prestito biennale con diritto di riscatto per 7 milioni più 3 di bonus, che diventerà obbligo di riscatto al verificarsi di alcuni obiettivi molto facili da raggiungere. A quel punto la Juve dovrà decidere il suo futuro. Sulle sue tracce c’è il PSG.