“In Dusan io vedo un piccolo Ibra, che quando è arrivato a Torino nel 2004 non era quello di oggi. Dusan è su quella strada, con il fisico che ha”, queste le parole di Pavel Nedved nel pre partita di Milan-Juve. Difficilmente il vice-presidente bianconero avrebbe detto lo stesso nel post partita. La partita di Vlahovic è stata disastrosa, in uno stadio che per lui si conferma un taboo: quattro sconfitte in quattro presenze a San Siro.
Per La Gazzetta dello Sport è lui il peggiore in campo, una partita da 4 pieno in pagella: “Che non riesca mai a tirare in porta è il meno. Rischia il rigore con il gomito largo, sbaglia misura e scelta del passaggio che lancia in cavalcata Diaz. Un errore dettato dalla confusione, come se fosse un corpo estraneo alla squadra“. La sua involuzione rispetto alle partite dello scorso anno con la Fiorentina sembra completa. Il bomber serbo ha perso fiducia, ha perso il gol, fa errori in fase di impostazione e non sembra riuscire a dialogare con la squadra.
I paragoni con Haaland che si facevano fino a pochi mesi fa non solo sembra ora sbagliati, ma potrebbero quasi essere visti come un insulto verso l’attaccante norvegese, che invece in Premier League sta battendo record su record. Se la Juve vorrà tornare a vincere dovrà trovare il prima possibile il miglior Vlahovic.