Juve, SOS Vlahovic: soltanto 3 palloni toccati nel primo tempo

Juve, SOS Vlahovic: soltanto 3 palloni toccati nel primo tempo

Dusan Vlahovic
L'attacco della Juve è un vero e proprio problema: senza la qualità di Di Maria i bianconeri fanno fatica e Vlahovic è completamente solo

La Juve della passata stagione era una squadra difensivamente solida ma con evidenti problemi in fase offensiva. L’attacco bianconero nonostante l’arrivo di un bomber come Dusan Vlahovic ha fatto troppo spesso fatica a rendersi pericoloso, con una manovra lenta e prevedibile. Per questo la dirigenza bianconera è corsa ai ripari e ha deciso di regalare a Massimiliano Allegri due giocatori di qualità come Pogba e Di Maria. L’argentino contro il Sassuolo ha sorpreso tutti, salvo poi infortunarsi, raggiungendo ai box il centrocampista francese. Ora la situazione è forse peggiore di quella dello scorso anno: i due nuovi acquisti sono infortunati e i bianconeri non possono più neanche contare nelle giocate di Dybala e Bernardeschi.

La situazione è grave e la partita contro la Sampdoria ne è l’esempio perfetto. La Juve ha attaccato poco e male, incapace di rendersi pericolosa. Le occasioni ci sono state: gol di Rabiot annullato per fuorigioco e grande parata nel finale di Audero su tiro di Kostic. Fine. Per il resto l’attacco della Vecchia Signora è stato completamente sterile e in particolare, la prestazione di Vlahovic è stata probabilmente la più deludente. La Gazzetta dello Sport gli ha dato un 5 pieno in pagella, dicendo: “Primo tempo senza toccare palloni dentro l’area e pure con il brivido di un rinvio sbagliato che finisce sul palo esterno. Buon pallone per Rabiot, ma si fa pescare in fuorigioco”.

[embedcontent src=”twitter” url=”https://twitter.com/OptaPaolo/status/1561798413578108930″]

Ma non solo Vlahovic nel primo tempo non ha toccato palloni in area avversaria, ma più in generale ha toccato pochissimi palloni. Per la precisione esattamente 3, meno di Perin. Un dato preoccupante, sintomo di quanto la Juve faccia fatica a portare la palla dalle parti del bomber serbo. Al tempo stesso una parte di colpa non può che essere dell’ex Fiorentina, che dovrà sicuramente migliorare le sue doti in fase di impostazione. L’istinto da predatore c’è, ora bisogna lavorare sul resto.

x