Alessio Tacchinardi in carriera ha giocato con le maglie di Juventus, Atalanta e Villareal. Intervistato da La Gazzetta dello Sport l’ex centrocampista ha parlato del sorteggio di ieri: “Ai gironi tifavo Atalanta ed è andata male. Mi auguro che la Juve faccia due grandi partite, perché conoscendo quel modo di giocare e quell’ambiente è l’unico modo per battere il Villarreal: leggo in giro sollievo per l’abbinamento, ma una cosa è il blasone e un’altra il campo, e oggi il valore della Juve sul campo non è pari al suo blasone, sta dando molto meno”.
Il Villareal ha tanta qualità in campo: “Sì, ma sono anche bravi in quello che facevamo anche noi tantissimi anni fa: possesso con gli esterni che vengono a giocare dietro le linee, qualità nei piedi, attaccanti bravi ad attaccare alle spalle – ha rivelato Tacchinardi. Non è la prima squadra di Spagna, neanche tra le prime tre. Per la Juve penso sia una sfida 50-50: non è stato un sorteggio pericolosissimo, ci si può giocare alla grande. Ma se l’Inter esce col Liverpool nessuno gli può dire niente, la Juve ha più responsabilità per aver trovato una squadra alla propria portata. Ricordando cosa è successo con Lione e Porto: il mio Villarreal incartò la palla ed eliminò l’Inter e poi sfiorammo la finale uscendo con l’Arsenal che aveva appena eliminato quella che è stata la Juve migliore degli ultimi 15 anni”.
Chiosa finale sullo stadio e i tifosi del Villareal: “Non è un tifo argentino con grande tensione, c’è tanto entusiasmo, spingono la squadra. Vila-Real è una cittadina come Bergamo in cui prima viene la squadra di calcio e poi tutto il resto: faranno sentire questa passione ma anche una serenità nell’affrontare l’impegno diversa dalla pressione che si vive da noi, e questo li aiuterà, dandogli solo carica ed entusiasmo. Metteranno molta pressione all’arbitro, in Spagna a ogni intervento si cerca di destabilizzarlo. E sarà una bolgia in un campo stretto più degli altri, in cui è bello giocare, ma la Juve deve essere velocissima sia nelle giocate che nelle letture. Una Juve al 100 per cento passa il turno, già se è all’80 diventa difficile”.