Juve, senti Emery: "Ecco cosa ho detto a Pau Torres per fermare Vlahovic"

Juve, senti Emery: “Ecco cosa ho detto a Pau Torres per fermare Vlahovic”

Intervenuto in conferenza stampa pre Bayern Monaco, Emery ha parlato di come Pau Torres è riuscito a fermare Vlahovic in Juve-Villareal

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Sono passate ormai diverse settimane dalla sconfitta contro il Villareal, ma l’eliminazione dalla Champions League è ancora una ferita aperta nel cuore di tutti i tifosi della Juve. Questa sera la squadra spagnola affronterà il fortissimo Bayern Monaco: vincere non sarà affatto facile. Intervenuto in conferenza stampa l’allenatore dei Sottomarini gialli Unai Emery ha detto: Sono favoriti e sappiamo che hanno questa lunga striscia positiva. Sono lusingato di essere stato l’ultimo a batterli, col PSG, per 3-0 al Parc des Princes. Fu una bella partita ma sono momenti diversi, squadre diverse e approcci diversi. Il risultato di domani sarà la somma di tanti dettagli. Sarà una sfida diversa rispetto a quella con la Juve, avremo situazioni diverse e dobbiamo saperci adattare. Dovremo offrire la migliore prestazione”.

“Abbiamo superato una fase a gironi con Manchester United e Atalanta, abbiamo eliminato la Juve in un bellissimo scontro, abbiamo affrontato avversari importanti in Europa sia quest’anno che in passato. Tutta quest’esperienza ci fa relativizzare il concetto di essere una sorpresa. Ma dobbiamo fare una partita perfetta, ha ammesso il tecnico spagnolo.

Dopo aver affrontato e fermato Dusan Vlahovic all’Allianz Stadium di Torino, oggi la difesa del Villareal dovrà vedersela con un fenomeno di caratura internazionale come Robert Lewandowski. Riusciranno a fermarlo? “Abbiamo due difensori centrali che sono abituati a giocare a certi livelli. Albiol ha esperienza, Pau è cresciuto negli ultimi anni, ha affrontato Vlahovic e ha capito che può fare bene. Poi ha Raúl Albiol al suo fianco ed è tranquillo. Quando abbiamo affrontato Vlahovic ho detto a Pau Torres di alzarsi senza paura di lasciare spazi dietro. Era il movimento da fare. Domani giocheremo contro Lewandowski, Muller, Sanè  o Coman e dovremmo fare ancora un altro step in avanti. Siamo qui perché siamo bravi e ce lo siamo guadagnati, non c’è stupore”.

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