Juve, Vieri: "Devono giocare meglio. Dybala? Nessuno è insostituibile"

Juve, Vieri: “Devono giocare meglio. Dybala? Nessuno è insostituibile”

Paulo Dybala
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Bobo Vieri ha parlato di Juve e Inter, avversarie in finale di Coppa Italia

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Bobo Vieri ha parlato di vari argomenti, tra cui l’Inter di Simone Inzaghi, prossima avversaria della Juve in Coppa Italia: L’Inter è uno squadrone: sempre detto. Vendere Lautaro? Io parlo di campo: l’Inter perderebbe tanto. Le questioni economiche non mi competono, ma una cosa la dico: se dopo una doppietta l’allenatore mi cambia io non esco dal campo, mi devono portare via i carabinieri”.

La finale contro i bianconeri può incidere sulla corsa scudetto? “Essere una grande squadra è questo: non giochi una volta alla settimana – ha detto Vieri. Hai una rosa forte? Basta per giocare due partite in cinque giorni. Meglio lottare per lo scudetto e giocare una finale che guardare gli altri farlo. Coppa Italia? Per fortuna non è più come vent’anni fa, quando da noi e solo da noi la coppa nazionale non fregava nulla a nessuno. Domani l’Olimpico sarà sold out: se io gioco davanti a 70.000 persone, voglio sfondare tutti“.

Capitolo Dybala: la Juve fa bene a lasciarlo andare? Nessuno è insostituibile e arriva un momento in cui i club devono prendere una decisione e andare avanti: hanno preso questa, ora si gira pagina”. L’Inter invece dovrebbe prenderlo? “Non so, ma non potrebbe essere il sostituto di Lautaro. Lui e Lautaro insieme? Nel 3-5-2 Dybala dovrebbe stare davanti, da seconda punta, e invece a lui piace andare in giro. Ma ci penserà Inzaghi, semmai”. Cosa serve alla Juve per tornare a competere subito per lo scudetto? Con chi dovrebbe sostituire Dybala? Da comprare non c’è granché, dunque serve giocare molto meglio. Niente scuse: la Juve è fortissima, se non è la più forte del campionato siamo lì, dunque l’allenatore deve farla giocare meglio. Deve, sì: per la Juve è un dovere e invece quest’anno ha fatto soprattutto partite brutte”, ha concluso Vieri.

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