Juve fuori dalla Borsa? Barbano: "Avrebbe senso ma sarà difficile"

Juve fuori dalla Borsa? Barbano: “Avrebbe senso ma sarà difficile”

Da tempo si parla della possibile uscita dalla Borsa del club bianconero. Il vicedirettore del Corriere dello Sport ha spiegato la situazione

Le ultime settimane sono state piuttosto complicate per la Juventus dal punto di vista societario. Dopo le note vicende giudiziarie, è tornata in auge l’idea della società di uscire dalla Borsa. Alessadro Barbano, vicedirettore del Corriere dello Sport, ha spiegato nell’edizione odierna la situazione. L’analisi:Il delisting avrebbe senso perché la Juve non avrebbe i lacci imposti dalla quotazione.

Barbano poi rileva: La vicenda da cui è investita non sarebbe neppure partita senza la Consob. Il calcio non si rivolge a un mercato finanziario trasparente, in grado di misurare il valore, gli azionisti sono tifosi per cui le azioni valgono come gadget o abbonamenti allo stadio. Molti si sentono onorati di partecipare all’assemblea con la hostess che consegna cartellina e biro con logo del club e rivolgere domande al presidente, spesso scollegate da aspetti societari o finanziari. Perciò delistare la Juve sarà difficile.

A prezzi correnti il flottante da ricomprare ne vale circa 230 e un’OPA (offerta pubblica di acquisto) normalmente richiede un premio del 20-25% rispetto ai prezzi di mercato. Nel caso di un club spesso neppure basta, perché i tifosi non vogliono privarsi delle azioni e si deve supplire con incentivi per tifosi: gadget, scontistica, esperienze allo stadio o al campo di allenamento, maglie autografate”.

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