Juve, Thiago Motta: "Napoli costruito per vincere lo Scudetto"

Juve, Thiago Motta: “Napoli costruito per vincere lo Scudetto”

Thiago Motta, Juventus
In conferenza stampa, ha parlato l'allenatore della Juventus, Thiago Motta, il quale ha presentato la prossima sfida di Serie A al Napoli

Alla vigilia del match di Serie A contro il Napoli, ha parlato in conferenza stampa l’allenatore della Juventus, Thiago Motta. Di seguito le sue risposte alle domande poste dai giornalisti presenti in sala.

Che Juve-Napoli ci aspettiamo?

“Una grande partita con giocatori forti in campo. Ci confronteremo in campo e vedremo cosa riusciremo a fare domani davanti al nostro pubblico. Affronteremo la partita con la solita serietà, grande responsabilità, rispettando l’avversario, giocando il nostro calcio e così in avanti”.

Gatti è a disposizione?

“Fede è a disposizione. Mancheranno solo Conceicao e Arek (Milik ndr) che non saranno disponibili domani, tutti gli altri sì con la possibilità di iniziare la partita. Fede ha svolto oggi bene l’allenamento e anche lui sarà nel gruppo”.

Che ricordi ha della guida tecnica del 2016 di Conte con lei come giocatore? 

“Sì, è stato un grande piacere lavorare con Conte. Abbiamo fatto un Europeo interessante, uscendo contro una grande squadra, forte in quel momento lì. Anche noi eravamo una grandissima squadra con dei giocatori importanti e forti. Alla fine non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo, ma il rapporto con Conte è stato sempre fantastico”.

Chi ha maggiori pressioni tra Juve e Napoli per questa partita? Gli azzurri sono avvantaggiati in questa stagione dall’assenza dalle coppe?

“Chi lo sa se è un vantaggio o no. E’ così e lo sapevamo dall’inizio della stagione. Il calendario è questo e noi andremo ad affrontare partita per partita. La prossima è contro il Napoli, una buona squadra, costruita per puntare allo Scudetto. Poco tempo fa lo hanno vinto, esprimendo un calcio straordinario di cui si parlava a livello mondiale. Noi andremo sulla nostra squadra, mantenendo questa ambizione sana di migliorare sempre cercando domani di fare una grande prestazione anche per il nostro pubblico che verrà a sostenere la squadra per passare insieme una grande serata”.

Cosa si annota sui suoi foglietti?

“Tutto. Come voi avete i vostri appunti, io faccio lo stesso”.

Come si affronta un Napoli appoggiato su Lukaku?

“Contro il Napoli lavoreremo da squadra come sempre. Quando non avremo la palla, come abbiamo fatto cercheremo di essere generosi e di avere solidarietà. Il blocco quando deve pressare lo deve fare bene e insieme. Quando dobbiamo ricompattarci, dobbiamo essere un blocco solido con pochi spazi tra le linee, specialmente nelle zone dove giocatori come Kvaratskhelia e altri che hanno in rosa possono giocare perfettamente e trovare Lukaku che si appoggia molto all’ultimo difensore della squadra avversaria. Lo sappiamo e cercheremo di portare la partita come facciamo sempre, facendo ciò che conviene a noi e non a loro”.

Come si lavora in questa stagione su Vlahovic?

“Questo fa parte nell’ambizione sana di migliorarsi sempre. Dusan può migliorare, come posso farlo io. Come te o come tutti gli altri. Possiamo migliorare su tutto e non è solo un discorso emotivo. Il gioco non si riassume nella motivazione ma a tante cose insieme fatte bene per poter giocare bene e far giocare bene la squadra. Dusan sta molto bene. Parliamo tutti i giorni ed è un ragazzo sorridente, disponibile e positivo. Nell’ultima partita ha fatto un grande lavoro sia difensivo che offensivo, creando situazioni per i compagni nel quale questi potessero andare a fare gol. Sono molto contento del suo lavoro e deve continuare così”.

Su quali aspetti ha lavorato dopo la partita con il Psv e vuole vedere già migliorati con il Napoli?

“Su tutto. L’ambizione è essere un po’ meglio sempre. Di crescere, di avanzare, di affrontare la prossima partita con qualcosa in più. Questo è quello cerchiamo, non solo io, ma tutti. Ogni giorno vogliamo fare qualcosa di meglio”.

La vittoria a Napoli con lo Spezia le da qualche emozione in più quando affronta il Napoli? Quanto sei cambiato come allenatore da quella volta?

“Tanto perché è passato diverso tempo. E’ normale che sia così. Si migliora, si cambia ed è un evoluzione continua. In quel momento abbiamo fatto una partita molto interessante perché io e noi come squadra eravamo in difficoltà e dopo quella vittoria è andato molto bene. Oggi è cambiato tutto, sono l’allenatore di un altra squadra che compete con una squadra forte come lo era quella lì. La affronteremo al massimo con massimo rispetto volendo imporre il gioco che vogliamo e sappiamo fare per avere un risultato positivo alla fine”.

Se potesse firmare per vincere ciò che ha vinto Conte alla Juve lo farebbe o non vorrebbe precludere un successo in Europa?

“Intanto non ho il foglietto per firmare per vincere quanto Conte e anche se lo avessi non varrebbe. Non ci penso neanche. Penso alla giornata di oggi, nel quale abbiamo fatto un grandissimo allenamento. Abbiamo messo qualcosa in più per domani. Passerò la mia giornata al centro sportivo a preparare qualcosa per domani e per programmare un po’ anche il futuro. Stasera ho la fortuna che arriverà la mia famiglia che è da un po’ che non vedo. Passerò la serata con le mie bambine e con mia moglie. Mi riposerò per concentrarmi ancora di più per affrontare la partita di domani al massimo. Questa è la mia vita e indipendentemente da quello che accadrà e arriverà, sarò contento lo stesso perché mi impegno al massimo tutti i giorni. Quella è la mia grande soddisfazione”.

Come sta il reparto di centrocampo nel quale siete particolarmente abbondanti? Come tiene la motivazione alta per tutti loro?

“Fa parte del mio lavoro sicuramente. Tutti loro si stanno allenando molto bene e nella prossima partita metterò quelli che penso stiano meglio per affrontarla. Con gli altri continuerò a lavorare perché ci sono i giocatori che giocheranno domani e quelli che giocheranno le prossime. Faccio molta più attenzione per quelli che giocheranno le prossime perché abbiamo bisogno di tutti. Abbiamo tutti giocatori forti, con le loro caratteristiche e non lo dico tanto per dire perché la stagione è lunghissima. Affronteremo partita per partita. Adesso scenderà in campo chi deve e gli altri giocheranno dopo. Fa parte del mio lavoro alzare l’animo quando è il momento perché devono capire che partecipando un minuto, dieci o novanta, possono comunque fare la differenza e che nelle prossime partite potranno dimostrare il loro valore, continuando così”.

Conte ha parlato di una differenza di valori tra Napoli e Juve considerando la classifica della scorsa stagione? Collocando il Napoli per lo Scudetto significa che lei non condivide questa affermazione?

“Non è una questione di condividere, ma di fatti e realtà. Poco tempo fa il Napoli ha vinto lo Scudetto con non so quanti punti di vantaggio. Lo ha vinto, come l’ha vinto e come sono andati a giocare in Europa. Il calcio espresso da quella squadra lì. Sono punti di vista, per me il Napoli è una squadra veramente forte. Hanno avuto dei cambiamenti, ma per puntare allo Scudetto quest’anno”.

Cosa ne pensa dell’appello di Conte sui falli sistematici a Kvaratskhelia? Può condividerlo pensando anche magari a quelli su un giocatore come Yildiz?

“Posso parlare dei miei ragazzi e di quelli altrui non mi permetterò mai di parlare. I miei ragazzi non vanno per fare falli e questo lo posso assicurare io. Sono ragazzi sani che vogliono giocare sempre a pallone. Un altra cosa importante è che non si buttano mai, stando sempre in piedi. Cercano di mantenersi, rispettare il calcio e il gioco. Io parlo dei miei e degli altri non posso opinare.

Se mi chiedi in un contesto generale, senza fare nomi, ho sempre difeso il gioco. I falli pericolosi non vanno bene. Diverso tempo fa c’erano diverse entrate pericolose che si faceva più fatica a fischiare. Oggi non si vedono perché c’è anche il Var. Quello lo abbiamo risolto. Sulle perdite di tempo stiamo discutendo tra tutti su come possiamo migliorare e c’è l’aspetto delle simulazioni nel quale siamo passati all’altro estremo. Siamo passati da falli che non possono esistere nel calcio a passare in un tempo dove a ogni contatto uno si rotola, fa del cinema e diventa una cosa troppo teatrale, non facendo bene al gioco. Su questo stiamo tutti lavorando per rispettare il gioco e perché lo spettacolo possa essere visto bene da parte di tutti.

Il pubblico che arriverà allo stadio vorrà vedere il gioco, vorrà vedere i contatti, vogliono vedere calcio, così come le persone che vedranno la partita da casa in televisione. Giocare a pallone senza falli pericolosi che mettano a rischio la salute dei giocatori, senza simulazioni e perdite di tempo. Così si vedrà un bello spettacolo”.

Contro il Napoli sarebbe contento di un pareggio?

“Abbiamo fatto due pareggi con squadre diverse. A Roma c’è stata una partita e con l’Empoli un altra ancora e domani sarà diverso ancora”.

Ha portato con sé qualcosa degli insegnamenti di Conte? Si sente più diverso da Conte da allenatore o come persona?

“Tutti siamo diversi. Domani non c’è Conte contro di me, ma Napoli contro Juventus. Alla fine i protagonisti saranno questi grandi giocatori che andranno in campo a fare il loro lavoro, sperando che i nostri mostrino il loro valore come sempre”.

C’è mai stata la possibilità che sfidasse la Juventus da allenatore del Napoli?

“No”.

La Juve di oggi può fare giocare contemporaneamente Douglas Luiz e Koopmeiners?

“Tutto è possibile, soprattutto trattandosi di giocatori forti. Vedremo domani se inizieremo così o durante la gara se giocheremo in questo modo”.

L’ha sorpreso l’esonero di De Rossi? Lo ha sentito?

“Sì, mi ha sorpreso moltissimo. Gli ho mandato un messaggio che resterà tra di noi”.